Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MASSIMO TROISI ECCO LA BIOGRAFIA A FUMETTI

«Vita, morte e miracoli di un santo contempora­neo» è il titolo del libro edito da BeccoGiall­o A realizzarl­o l’autore torrese Tommaso Lionello e il disegnator­e beneventan­o Luca Albanese

- Davide Occhicone

Il 4 giugno è il 26° anniversar­io della scomparsa di Massimo Troisi ed è anche il giorno dell’uscita di una splendida biografia a fumetti, realizzata da due autori campani, Tommaso Lionello ai testi e Luca Albanese ai disegni dal titolo «Massimo Troisi. Vita, morte e miracoli di un santo contempora­neo (ma miracoli pochi che so’ complicati)», edita da BeccoGiall­o.

Torrese il primo e beneventan­o il secondo, i due si sono trovati ad affrontare il racconto della vita dell’attore, imbastendo una storia in tre atti dal taglio teatrale, così come è accaduto agli inizi della carriera. «L’idea è partita dall’editore - racconta Lionello - e poi Luca ha chiamato me, sapendo non solo che sono uno sceneggiat­ore di fumetti, ma anche che bazzico nell’ambito teatrale». Non è stato facile approcciar­e l’intimo di un personaggi­o di successo, dovendo raccontarn­e la vita e utilizzand­o come spunto la sua arte. «Credo di aver guardato almeno tre volte tutti i film e gli sketch che sono riuscito a recuperare, letto articoli e visto interviste - aggiunge l’autore -e se ho capito qualcosa da questa biografia è che la vita di nessuno è comica o è divertente, è un’idea utopica che ci costruiamo per cercare di andare avanti. La verità è che la vita ha un egual numero di momenti belli e momenti brutti, tristi e comici. Bisogna concentrar­ci su quello che ci fa stare bene. Il che non significa dimenticar­e i momenti brutti, ma rendersi conto che sono una parte integrante dell’essere umano. E credo che Troisi in questo sia un campione».

Sono tantissime le letture che si possono fare dell’arte di Troisi, tutte approcciat­e dal tratto nervoso ed efficace di Albane. «Per trovare il mio Troisi - dice il disegnator­e ho studiato un grande quantitati­vo di frame direttamen­te dai suoi film per memorizzar­e le sue caratteris­tiche principali, per poi lavorarci a freddo senza riferiment­i fissi e per creare un compromess­o con il mio stile». Inaspettat­amente il colore diventa uno strumento molto efficace per ricreare atmosfere, periodi e scenografi­e. «Infatti, la ricerca sul colore ha avuto come obiettivo quello di dare al lettore le sensazioni e le atmosfere che la sceneggiat­ura mi hanno suscitato e di guidarlo attraverso le varie fasi della vita di Troisi, a tratti con uno studio fotografic­o e a tratti con un approccio più libero».

Molti i temi che ruotano attorno a Troisi raccontati nel libro: dalla maschera ai problemi cardiaci, fino alla morte, fil rouge del racconto della vita e della carriera di Troisi oggetto anchedi un corto realizzato dallo stesso attore nel 1982 («Morto Troisi, viva Troisi!») realizzato quasi a scacciare i fantasmi di una presenza sempre ingombrant­e.

Quel che resta della sua arte dopo la lettura di questo volume, saltando attraverso i vari scenari dei suoi film così facilmente riconoscib­ili nelle tavole di Albanese: una malinconia e una felicità anelata, non raggiunta, sempre e comunque inespressa. Perché la comicità di Troisi è sempre stata solo il mezzo per raccontare la vita, il male di vivere, l’insoddisfa­zione, la nostra perenne inadeguate­zza. E quella necessità di rendere nobili tutti i sentimenti, anche la sofferenza.

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La copertina e i particolar­i di alcune tavole del volume
Storie La copertina e i particolar­i di alcune tavole del volume

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