Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il caso Asl 1 accende lo scontro per le elezioni
Con le elezioni regionali alle porte; le anticipazioni sulle imminenti decisioni commissariali, poi smentite dal ministero dell’Interno, alla Asl Napoli 1; e con le inchieste giudiziarie e giornalistiche di Report, hanno scatenato una nuova polemica politica.
Con le elezioni regionali
NAPOLI alle porte; le anticipazioni sulle imminenti decisioni commissariali, poi smentite dal ministero dell’Interno, alla Asl Napoli 1; e con le inchieste giudiziarie e giornalistiche di Report, ecco che si scatena una nuova polemica politica.
«È iniziata la campagna contro Vincenzo De Luca — commenta la leader renziana di Napoli, Graziella Pagano, sul suo profilo Facebook —. Oggi mentre a tre mesi dalle elezioni la Destra non ha ancora scelto il candidato, si muovono i “soliti noti” che vogliono condizionare le elezioni. Questo è. Amici cari dello schieramento a noi avverso, mi dicono con grande onestà che l’unico modo per battere De Luca è che egli riceva “3-4 botte pesanti».
Di parere del tutto opposto il sindaco Luigi de Magistris che, invece, si interroga sui destini della Asl Napoli 1 dopo lo scandalo delle infiltrazioni dei clan nell’ospedale San Giovanni Bosco: «Mi risulta che il lavoro fatto dalla commissione d’accesso sia finito almeno tre mesi fa. La pratica si trova ora al ministero dell’Interno e io, come sindaco di Napoli, ho il diritto di sapere tempestivamente, non certo a dicembre o a campagna elettorale conclusa, chi sta gestendo decine e decine di milioni di euro con poteri assolutamente speciali, tutti commissariali, di cui non sappiamo nulla». Valeria Ciarambino, capogruppo del M5s in consiglio regionale, incalza: «L’ultimo atto del miracolo De Luca è condensato in una relazione che giace da giorni sulla scrivania del ministro degli Interni su una gestione assolutamente deficitaria della Asl Napoli 1, frutto di un anno di verifiche della commissione d’accesso chiesta e ottenuta dal Movimento 5 Stelle. Una gestione lacunosa della quale, stando a quanto ricostruito dai magistrati della Dda, avrebbe approfittato la camorra, mettendo radici nella più grande azienda sanitaria del Mezzogiorno. Ed è per questo che rivolgiamo il nostro appello al ministro Lamorgese, affinché non indugi oltre nel procedere allo scioglimento della Asl Napoli 1». Anche il centrodestra si prepara alla lotta: «Domani, alle ore 11.30, come associazione
“Campo Sud” — annuncia il presidente Marcello Taglialatela — terremo una conferenza stampa davanti all’ingresso dell’Ospedale del Mare a Napoli, durante la quale illustreremo il contenuto del quarto esposto presentato presso la Procura della Repubblica di Napoli sulla vicenda ospedali Covid».
Infine, Severino Nappi, prossimo alla candidatura regionale con la Lega: «La notizia delle indagini della Procura e dei magistrati contabili sulla gestione dell’emergenza Coronavirus a Napoli, come gli accertamenti in corso sulle infiltrazioni camorristiche nella Asl Na1, non ci sorprendono affatto. Siamo stati tra i primi, a protestare per l’assenza di trasparenza sugli appalti di De Luca e del suo “assistente civico”, Verdoliva».
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