Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ferimento di Noemi, chiesti 20 anni per i Del Re

Processo alle battute finali per la sparatoria di piazza Nazionale: la sentenza attesa per luglio

- T. B.

NAPOLI La Procura ha chiesto 20 anni di carcere per i fratelli Armando e Antonio Del Re, accusati di avere ferito, il 3 maggio del 2019, la piccola Noemi nel corso di una sparatoria in piazza Nazionale. La bimba di quattro anni, colpita al torace, restò a lungo in condizioni gravissime. Il processo si sta svolgendo con rito abbreviato davanti al gup Vincenzo Caputo e la pena richiesta dai pm Antonella Fratello e Simona Rossi è la più alta possibile per il rito alternativ­o. Parti civili si sono costituiti i genitori di Noemi e il Comune di Napoli.

Quel pomeriggio, secondo la ricostruzi­one della Procura, i fratelli Del Re volevano uccidere Salvatore Nurcaro nell’ambito dello scontro tra clan per il controllo dello spaccio di droga nella zona di San Giovanni a Teduccio. Armando Del Re provò a inseguire maldestram­ente la vittima, ma sparò tra la folla e colpì per errore la bambina che, assieme alla nonna, stava entrando in un bar per comprare un gelato. Nurcaro riuscì miracolosa­mente a mettersi in salvo e di lì a poco fu arrestato per reati di droga. La nonna di Noemi fu ferita di striscio; solo per un caso il bilancio della sparatoria non fu più grave.

La notizia del ferimento suscitò sgomento in tutta Italia. Per settimane la vicenda tenne banco sulle prime pagine dei giornali, mentre moltissime persone lasciavano messaggi di incoraggia­mento, disegni e pupazzi dedicati alla bambina davanti all’ospedale Santobono, dove la piccola era stata trasportat­a d’urgenza. Per fortuna le sue condizioni cominciaro­no pian piano a migliorare e l’11 giugno successivo la piccola potè fare ritorno a casa.

In tempi molto rapidi gli inquirenti, grazie soprattutt­o alle telecamere di sicurezza installate in città, riuscirono a identifica­re quelli che ritengono i responsabi­li del tentativo di omicidio (Antonio Del Re è accusato di avere aiutato il fratello nell’organizzaz­ione e nell’esecuzione dell’agguato). Il percorso fatto dagli indagati per raggiunger­e piazza Nazionale, oltre ai sopralluog­hi fatti nei giorni precedenti, è stato ricostruit­o metro dopo metro da una parte all’altra della città.

Gli avvocati della difesa Claudio Davino, Antonella Genovino e Leopoldo Perone contestano tuttavia la ricostruzi­one della Procura. Le loro arringhe sono previste per metà luglio, mentre il 23 dovrebbe uscire la sentenza.

Errore

I Del Re volevano uccidere un rivale per controllar­e il mercato della droga, il killer sbagliò mira

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Il raid Il luogo dell’agguato in cui fu ferita Noemi

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