Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pontili e ormeggi abusivi, terminato il lockdown Mergellina torna nel caos
IL BLITZ DEMANIO VIOLATO La Guardia Costiera ieri in azione davanti al Consolato Usa Controlli assieme ai carabinieri finiti in denunce e sequestri
Pontili abusivi, ormeggi illegali, attività legate alla nautica senza autorizzazione alcuna. Pochi giorni dopo il lockdown a Mergellina è tornato il caos e la Guardia Costiera ha avviato una attività di intelligence — appostamenti e verifiche — prima di far scattare una operazione che dalle prime luci dell’alba di ieri ha messo in scacco una serie di attività avviate nell’area di mare parallela alla linea di costa.
Sotto il coordinamento dall’Autorità giudiziaria e in linea con le disposizioni del direttore marittimo della Campania, l’ammiraglio Pietro Vella, il personale della Guardia Costiera di Napoli ha portato avanti una articolata e complessa operazione di polizia marittima e giudiziaria «a tutela dell’ambiente marino, della sicurezza della navigazione e del demanio marittimo». Militari in azione sul lungomare di Napoli, nello specchio d’acqua prospiciente piazza della Repubblica, proprio di fronte al consolato americano dove fin dalle prime luci dell’alba una motovedetta, personale del secondo nucleo Sommozzatori di Napoli e pattuglie via terra con autoveicoli di servizio con circa venti militari sono entrati in azione, coordinati sul posto dal luogotenente Carlo Nigro. A supporto della squadra i militari del Comando Stazione Carabinieri di Posillipo.
I serrati controlli, che sono andati avanti per l’intera giornata, hanno consentito di rilevare occupazioni abusive di alcuni tratti di scogliera, consistenti principalmente nel posizionamento di alcuni piccoli pontili e costruzioni in legno o lamiera, ed altri più estesi abusi: il tutto privo di titoli autorizzativi e del tutto difforme da qualunque normativa di sicurezza. Si è provveduto dunque a denunciare all’Autorità giudiziaria i responsabili del reato di occupazione abusiva, oltre ad identificare i trasgressori tutti già noti alle forze di polizia per reati analoghi. Contestualmente, gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto all’immediata diffida di rimozione di tutto quanto realizzato, anche a tutela dei severi vincoli paesaggistici che caratterizzano la zona. In serata è stato totalmente ripristinato lo stato dei luoghi.
L’attività di ieri si inserisce in una più ampia azione di contrasto all’illegalità e all’abusivismo perpetrato in danno al Demanio marittimo, azione che la Guardia Costiera porta avanti insieme con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio. Operazioni che verranno intensificate durante tutta la stagione estiva per la prevenzione e la repressione dei reati contro l’ambiente, la sicurezza della navigazione e portuale e il demanio marittimo.
La zona di Mergellina, ma anche quella di Nisida e altri tratti di costa sono sotto osservazione. L’altissima richiesta di ormeggi — in città non è mai stato affrontato il problema con un approccio strategico, teso ad eliminare l’abusivismo e creare una risposta per l’utenza — alimenta una serie di attività abusive che proliferano intorno a quelle autorizzate. I posti barca si moltiplicano, senza alcuna garanzia di sicurezza e in dispregio di qualsiasi norma, e i diportisti nautici non si fanno troppi scrupoli a rivolgersi ad ormeggiatori che non possono esibire alcun titolo. Sono da considerarsi complici, secondo il principio portato avanti in passato da qualche magistrato, dei reati.