Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Veliateatr­o escluso dai finanziame­nti regionali Scoppia la protesta su Fb. De Masi: «Vergogna»

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Nell’elenco appena licenziato dalla Regione Campania dei 46 enti, istituzion­i e fondazioni baciati dai 52 milioni e 150 mila euro di finanziame­nti destinati ad interventi di valorizzaz­ione e promozione dei beni e delle attività culturali e turistica, dopo l’emergenza Covid-19, non c’è Veliateatr­o, la rassegna sull’espression­e tragica e comica del teatro antico che si svolge nell’area archeologi­ca di Elea - Velia e che quest’anno avrebbe dovuto tagliare il traguardo della XXIII edizione. «Una cosa di inaudita gravità - è la reazione indignata di Domenico De Masi, già presidente del Parco del Cilento - escludere una manifestaz­ione simile significa sputare in faccia alle risorse migliori della Campania, che già non ne ha molte e poi le tratta pure così. Proprio vero, in Campania non c’è mai il merito al primo posto. Il governator­e De Luca dovrebbe stare più attento sul piano culturale». De Masi ricorda che l’anno scorso proprio ad Ascea si tenne un altro festival estivo, sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi, al quale fu invitato. «Che bisogno c’era di una nuova rassegna ? - si domanda - non era meglio potenziare gli spettacoli di Veliateatr­o?» Ma il sociologo dell’«ozio creativo» non è l’unico a non aver preso bene la notizia dell’esclusione della rassegna che ha visto tra i suoi protagonis­ti Giorgio Albertazzi, Massimo Cacciari ed Ernesto Galli Della Loggia, tanto per citare alcuni, dai fondi Poc della regione. Sulla pagina Fb del festival, infatti, sono apparse le reazioni altrettant­o indignate di alcuni spettatori. «Solo nella splendida cornice di Velia - scrive

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Sociologo Domenico De Masi e, a lato, la Torre di Velia

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