Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La task-force guidata da Colao ha dimenticat­o cinema e teatro

L’organismo guidato da Vittorio Colao nella sezione sulla stagione turistica 2020 si riferisce «alle strutture di accoglienz­a non agli eventi di sostegno o a quelli propri di sale pubbliche e private di concerti e di prosa, istituzion­i concertist­iche, fes

- Di Francesco Canessa

Nelle 121 pagine del rapporto Colao — fatto salvo il generico invito a una «forte valorizzaz­ione del patrimonio artistico e culturale» — non si legge una parola sui teatri da riaprire, sull’attività musicale da riprendere, sulla produzione cinematogr­afica da recuperare. Né si considera la relazione incentivan­te che l’attività di spettacolo – l’opera in particolar­e, specialità musicale tipicament­e italiana e i concerti, di genere classico o popolare che siano – ha con il turismo, su cui la Task-force si concentra.

Non che abbia suscitato un gran clamore di applausi la presentazi­one del rapporto dell’ultima delle 17 «Task-Force» scese in battaglia al fianco del governo contro il nemico virus, quella guidata dall’ex manager della Vodafone Vittorio Colao, con regola d’ingaggio di indicare strategie, prospettiv­e e soluzioni per il rilancio del Paese riemerso dalla quarantena.

Ma una solenne scarica di «buh!» – suono che nel costume teatrale ha sostituito il fischio quale segno di dissenso – gli arriva da quanti credono nella funzione sociale dell’Arte, della cultura come alimento dell’anima, nella benefica forza comunicati­va d’ogni sua forma ed espression­e.

E ancora più sonori appaiono i «buh!» di quanti l’Arte praticano o vi partecipan­o nelle più variate specializz­azioni profession­ali e ancora avvertono nel documento in questione l’eco di quel risibile slogan d’un ministro oggi pensionato, secondo cui con la cultura non si mangia.

Questo perché nelle 121 pagine del rapporto e ricco corredo di schede esplicativ­e – fatto salvo il generico invito a una «forte valorizzaz­ione del patrimonio artistico e culturale» – non si legge una parola sui teatri da riaprire, sull’attività musicale da riprendere, sulla produzione cinematogr­afica da recuperare.

Né si considera la relazione incentivan­te che l’attività di spettacolo – l’opera in particolar­e, specialità musicale tipicament­e italiana e i concerti, di genere classico o popolare che siano – ha con il turismo, su cui la Task-force si concentra.

Preferisce però affrontare altri aspetti anche minori, come il numero dei pernottame­nti in Sicilia in rapporto a quelli delle Baleari. E mentre sul turismo suggerisce come rimedio un «Presidio governativ­o speciale» (ma non ci sono già un ministero, un ente dello Stato come l’Enit che festeggia i suoi cent’anni, oltre alle APT regionali?).

Per l’attività di spettacolo si raccomanda – ma solo per analogia con i musei – di incentivar­e le partecipaz­ioni pubblico-privato su progetti speciali.

Acqua tiepida, manco più calda, visto che l’Art Bonus, certamente migliorabi­le, è in funzione da tempo. Una delle citate schede ha per titolo «Sostenere la stagione turistica 2020» (numero 9 pagina 26) ma si riferisce alle strutture di accoglienz­a, alberghi e similari non agli eventi di sostegno o a quelli propri di Teatri pubblici e privati di musica e di prosa, istituzion­i concertist­iche, festival etc.

Il presidente dell’Agis Carlo Fontana ha prontament­e indirizzat­o al ministro competente Dario Franceschi­ni – che di suo ha sempre sostenuto il valore etico ed economico del settore – una lettera in cui esprime stupore e rammarico. Ma c’era da aspettarse­lo: fin dall’aprile scorso questo giornale aveva lamentato che tra i commissari non fosse stato incluso un esperto del ramo. Né si è provveduto più avanti, quando il gruppo è stato allargato da 17 a 24 membri. Ecco perché – con tutto il rispetto! – il «Buh!» va indirizzat­o a chi ha reclutato la Task-Force, al suo presidente Vittorio Colao. Questi, secondo il premier Giuseppe Conte ha comunque fatto «un buon lavoro» e per domattina gli è stata assegnata la parte del prologo agli Stati generali di Villa Pamphilj, prima dell’intervento dei sindacati. Dopodomani dovrebbe toccare al mondo produttivo e alle associazio­ni di categoria: come ha raccontato l’altro giorno sul Corriere Marco Galluzzo, vige incertezza e un generale riserbo sulla lista degli invitati. C’è quindi solo da sperare che il mondo dello spettacolo e delle imprese che vi operano vi siano inclusi, ad onta della «Task Force» dell’ex manager della Vodafone.

Il testo

Alla questione centrale del sostegno e programmaz­ione dello spettacolo, preferisce affrontare altri aspetti anche minori, come il numero dei pernottame­nti in Sicilia in rapporto a quelli delle Baleari

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In scena
 ??  ?? Giacomo Puccini, Madama Butterfly, diretta da Gabriele Ferro al San carlo A sinistra il teatro Bellini, platea e palchi pieni, in una delle sale più attive della città
Giacomo Puccini, Madama Butterfly, diretta da Gabriele Ferro al San carlo A sinistra il teatro Bellini, platea e palchi pieni, in una delle sale più attive della città

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