Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Prima lo spavento poi la gioia Azzurri in finale

Il belga è il miglior marcatore della storia azzurra Insigne: grazie Gattuso, la vittoria è dedicata a te

- di Monica Scozzafava

Sarà il Napoli a sfidare la Juventus nella finale di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo all’Olimpico di Roma. Ieri sera nel silenzio del San Paolo, la squadra di Gattuso soffre contro l’Inter, va sotto nel punteggio ma trova il definitivo 1-1 con il recordman Mertens.

Le parole di Insigne sono la sintesi di una partita vinta da squadra. Con il cuore e con l’anima, con la voglia di ringraziar­e Rino Gattuso. Il finale di Napoli-Inter non è una esplosione di gioia, eppure la squadra è in finale di coppa Italia. «Ringraziam­o tutti i medici e gli infermieri che hanno salvato vite umane, a loro e a Gattuso dedichiamo questa vittoria». Il capitano del Napoli parla con il cuore, sorride con gli occhi. Gattuso commosso in avvio durante il minuto di silenzio, viene tradito dall’emozione al fischio finale di Rocchi. Certi momenti felici fanno a cazzotti con stati d’animo di tutt’altra natura. Gattuso è un uomo prima ancora che un allenatore, e quello di ieri sera al San Paolo è il suo capolavoro. «Dedico la vittoria a mia sorella Francesca e ai miei genitori. Eravamo legati ed è stata molto dura». Lacrime e commozione, poi il tributo alla squadra: grazie ai ragazzi che mi hanno dato questa gioia.

Parte male il Napoli, quasi mortificat­o dalla condizione fisica smagliante della squadra di Conte. Soffre ma combatte, prende un gol sfortunato in avvio (combinazio­ne Di Lorenzo-Elmas e soprattutt­o Ospina) ma non si lascia travolgere nella mezzora successiva, quando l’Inter fa il bello e il cattivo tempo. Conte aveva calibrato ogni marcatura, bloccando di fatto la costruzion­e in uscita del Napoli. Candreva e Young sulle fasce, motori di una spinta incredibil­e sulle fasce. Il Napoli titubante ha via via acquisito coraggio e disinvoltu­ra, le ripartenze alla fine hanno fatto la differenza, come anche il grande riscatto di Ospina. Dopo

l’errore iniziale il portiere si è fatto valere con i piedi e il gol di Mertens, protagonis­ta assoluto con 122 gol e miglior marcatore della storia del Napoli, nasce da un assist di Ospina. Il portiere serve Insigne e il capitano passa a Mertens. Una esplosione di gioia, una iniezione di vitalità, mentre l’Inter perdeva energia e soprattutt­o coraggio. Ecco che la concretezz­a del Napoli, qualità che proprio Rino Gattuso ha dato alla squadra, è venuta fuori. Mertens sale sul podio come bomber assoluto nella storia.

Gattuso fa i compliment­i a tutti: «I ragazzi stanno dando tutto, sono giocatori di qualità e possono togliersi tante soddisfazi­oni. Serve sempre umiltà, e loro ce l’hanno. I ragazzi dopo aver preso un gol da polli sono cresciuti e ci siamo liberati con il gol di Mertens. Rinnovi? Non ci penso, la società mi sta dando una grande possibilit­à. Il resto vedremo poi. Per fortuna non sono uno che pensa ai soldi».

Gattuso parla anche lui con il cuore, fa fatica a sorridere, e allora il capitano Insigne non solo gli dedica la vittoria, va oltre: «Con noi deve tornare a sorridere». Per ora la finale, la Juve e la possibilit­à di un sogno. Una coppa Italia che da allenatore Rino non ha mai vinto.

Uno svarione in difesa aveva dato agli ospiti la rete del vantaggio Poi è uscita la squadra

L’allenatore

È stato un momento duro per la mia famiglia, questa vittoria è per mia sorella Francesca a cui ero molto legato I ragazzi hanno preso un gol da polli ma poi si sono liberati: i ragazzi danno tutto

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Momenti
Qui accanto Insigne ruba il tempo a Eriksen e serve l’assist per la rete del pari di Mertens (foto in alto) che sigla il gol che lo laurea n°1 a Napoli
Momenti Qui accanto Insigne ruba il tempo a Eriksen e serve l’assist per la rete del pari di Mertens (foto in alto) che sigla il gol che lo laurea n°1 a Napoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy