Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Prima lo spavento poi la gioia Azzurri in finale
Il belga è il miglior marcatore della storia azzurra Insigne: grazie Gattuso, la vittoria è dedicata a te
Sarà il Napoli a sfidare la Juventus nella finale di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo all’Olimpico di Roma. Ieri sera nel silenzio del San Paolo, la squadra di Gattuso soffre contro l’Inter, va sotto nel punteggio ma trova il definitivo 1-1 con il recordman Mertens.
Le parole di Insigne sono la sintesi di una partita vinta da squadra. Con il cuore e con l’anima, con la voglia di ringraziare Rino Gattuso. Il finale di Napoli-Inter non è una esplosione di gioia, eppure la squadra è in finale di coppa Italia. «Ringraziamo tutti i medici e gli infermieri che hanno salvato vite umane, a loro e a Gattuso dedichiamo questa vittoria». Il capitano del Napoli parla con il cuore, sorride con gli occhi. Gattuso commosso in avvio durante il minuto di silenzio, viene tradito dall’emozione al fischio finale di Rocchi. Certi momenti felici fanno a cazzotti con stati d’animo di tutt’altra natura. Gattuso è un uomo prima ancora che un allenatore, e quello di ieri sera al San Paolo è il suo capolavoro. «Dedico la vittoria a mia sorella Francesca e ai miei genitori. Eravamo legati ed è stata molto dura». Lacrime e commozione, poi il tributo alla squadra: grazie ai ragazzi che mi hanno dato questa gioia.
Parte male il Napoli, quasi mortificato dalla condizione fisica smagliante della squadra di Conte. Soffre ma combatte, prende un gol sfortunato in avvio (combinazione Di Lorenzo-Elmas e soprattutto Ospina) ma non si lascia travolgere nella mezzora successiva, quando l’Inter fa il bello e il cattivo tempo. Conte aveva calibrato ogni marcatura, bloccando di fatto la costruzione in uscita del Napoli. Candreva e Young sulle fasce, motori di una spinta incredibile sulle fasce. Il Napoli titubante ha via via acquisito coraggio e disinvoltura, le ripartenze alla fine hanno fatto la differenza, come anche il grande riscatto di Ospina. Dopo
l’errore iniziale il portiere si è fatto valere con i piedi e il gol di Mertens, protagonista assoluto con 122 gol e miglior marcatore della storia del Napoli, nasce da un assist di Ospina. Il portiere serve Insigne e il capitano passa a Mertens. Una esplosione di gioia, una iniezione di vitalità, mentre l’Inter perdeva energia e soprattutto coraggio. Ecco che la concretezza del Napoli, qualità che proprio Rino Gattuso ha dato alla squadra, è venuta fuori. Mertens sale sul podio come bomber assoluto nella storia.
Gattuso fa i complimenti a tutti: «I ragazzi stanno dando tutto, sono giocatori di qualità e possono togliersi tante soddisfazioni. Serve sempre umiltà, e loro ce l’hanno. I ragazzi dopo aver preso un gol da polli sono cresciuti e ci siamo liberati con il gol di Mertens. Rinnovi? Non ci penso, la società mi sta dando una grande possibilità. Il resto vedremo poi. Per fortuna non sono uno che pensa ai soldi».
Gattuso parla anche lui con il cuore, fa fatica a sorridere, e allora il capitano Insigne non solo gli dedica la vittoria, va oltre: «Con noi deve tornare a sorridere». Per ora la finale, la Juve e la possibilità di un sogno. Una coppa Italia che da allenatore Rino non ha mai vinto.
Uno svarione in difesa aveva dato agli ospiti la rete del vantaggio Poi è uscita la squadra
L’allenatore
È stato un momento duro per la mia famiglia, questa vittoria è per mia sorella Francesca a cui ero molto legato I ragazzi hanno preso un gol da polli ma poi si sono liberati: i ragazzi danno tutto