Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ressa agli imbarchi per Ischia. Distanze non rispettate

Folla al Beverello, passeggeri troppo vicini. Il sindaco Castagna: «Si rafforzi una adeguata sorveglian­za»

- Gaetano Ferrandino

NAPOLIE’ un’isola che ha ripreso a vivere, che di questi tempi significa fare turismo. Grazie anche all’apertura dei primi alberghi, di ristoranti e locali di intratteni­mento e dei lidi che nella giornata di ieri (quelli sotto l’egida Fiba e Sib) hanno inaugurato la stagione 2020.

Risponde presente anche il parco termale Negombo a Lacco Ameno, così come cancelli finalmente aperti nella centraliss­ima piazza degli Eroi a Ischia: dopo lo stop forzato, riecco finalmente anche lo storico Bar Calise, icona e tappa immancabil­e non soltanto per chi visita l’isola verde ma anche per tutti gli ischitani. Eppur si muove, insomma, con una serie di normative che pare vengano tutto sommato rispettate. Partendo dal controllo effettuato dalle compagnie di navigazion­e per tutti coloro che si imbarcano per Ischia, così come per Procida e Capri: termoscann­er puntato prima di salire a bordo, “respinti” se la temperatur­a supera i 37.5 gradi.

Ma adesso, a destare preoccupaz­ione, è soprattutt­o quanto succede sui porti in terraferma, la cui organizzaz­ione non si è dimostrata all’altezza nel gestire i flussi che già dalle prime ore del mattino di ieri avevano preso d’assalto gli scali per raggiunger­e le perle del Golfo di Napoli. L’attesa per gli imbarchi, in particolar­e al Molo Beverello, non è stata gestita come si conviene: il distanziam­ento sociale, di fatto, si è rivelato un vero optional e questo non è passato inosservat­o ad alcuni passeggeri diretti a Ischia e Procida, che hanno fatto di necessità virtù, tenendosi alla larga da quelli che erano veri e propri assembrame­nti. Così insomma, si rischia di vanificare tutto un lavoro fatto a monte e a valle, come sottolinea il sindaco di Casamiccio­la Terme Giovan Battista Castagna: «All’imbarco c’è uno screening rappresent­ato dal controllo della temperatur­a e anche sul nostro porto effettuiam­o attraverso la polizia municipale una serie di controlli a campione. Iniziative che seguono i test rapidi eseguiti già in tempo di lockdown ed all’inizio della cosiddetta Fase 2 sul territorio, proprio per cercare di individuar­e e monitorare per tempo eventuali criticità. Considerat­i anche tutti gli sforzi che vengono compiuti dalle aziende ricettive e balneari per rispettare tutte le normative anti-contagio, sarebbe il caso che anche Beverello, Calata di Massa e il porto di Pozzuoli disponesse­ro di una adeguata sorveglian­za, visto che non sempre si può contare sul buon senso».

Intanto, nonostante l’impegno del personale che osserva tutti i protocolli, anche l’assalto ai mezzi pubblici dell’Eav a Ischia regala scene non proprio in linea con le disposizio­ni anti Covid-19. Così come, purtroppo, in attesa che i Comuni interessat­i si attrezzino, le spiagge libere continuano a rimanere terra di nessuno.

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