Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Effetto Covid, licenziati i 4 lavoratori di «Spark»
Il 27 febbraio Francesco Wurzburger, Alessandro Di Rienzo, Zain Saldin e Fabrizio Franco avevano battezzato l’apertura di una libreria alla quale avevano dedicato intensi preparativi: “The Spark creative hub”. Tre piani a pochi passi da piazza Bovio, spazio polifunzionale con selezione anche di vinili, cd, dvd; un laboratorio di fabbricazione digitale; un’area dedicata alla formazione e ad eventi culturali. Nelle prime settimane “The Spark” ha riscosso notevole successo. Meno di due mesi dopo l’inaugurazione, però, i quattro hanno ricevuto la lettera di licenziamento. “The Spark” ha chiuso a metà marzo, in seguito alle norme anti contagio, non ha riaperto come le altre librerie ed i dipendenti sono stati messi alla porta. Wurzburger, già coordinatore di due librerie Mondadori al Vomero; Di Rienzo, giornalista e comunicatore che si era gettato nella nuova avventura dopo aver lasciato l’incarico di staffista del sindaco de Magistris; Saldin, uno dei fondatori della Fonoteca; Franco, libraio che viene dalla grande distribuzione ed ha lavorato in Fnac. «Purtroppo — sostiene Michela Musto, architetto e designer, che incarna anche l’anima imprenditoriale di “The Spark” — non c’era la possibilità di garantire la cassa integrazione perché abbiamo aperto oltre i limiti temporali che avrebbero consentito di fruirne».