Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un click per aprire le tende o avviare il condizionatore Il piacere della
Controllare da remoto la casa è l’ultima moda L’esperto: «I costi non sono più così proibitivi»
Ècome in quei film americani, in cui tutto è automatico. Dall’illuminazione, all’avvio di tende e finestre, dalle telecamere e al sistema di videosorveglianza, alla regolazione della temperatura. Chi non ha sognato almeno una volta di tornare a casa e trovare l’appartamento già caldo al punto giusto? O poter controllare da lontano se la propria abitazione è al sicuro o gestire un sistema audio-video di ultimissima generazione con un solo click? Questo ed altro è possibile oggi con una casa domotica, nella quale tecnologie di ultima generazione ci consentano di vivere al meglio e di rilassarci. In effetti la domotica è nata per i grandi spazi ma se fatta con intelligenza è utilissima anche negli appartamenti.
E se pensiamo alle ville della Florida immaginiamo anche cifre esorbitanti ma pare che oggi non sia più così. «Una volta i costi erano effettivamente proibitivi e poi bisognava predisporre tutto prima di costruire l’abitazione – spiega l’architetto Francesco Scardaccione - ora si può tranquillamente operare dopo, ed utilizzare la rete wi fi che già c’è in casa, con un sistema di switch, il gioco è fatto. Parliamo di una spesa che può andare dai 5000 ai 10.000 euro, dipende ovviamente cosa vogliamo automatizzare».
Oggi la tecnologia consente di fare tanto, da “remoto”, servendosi di app sul cellulare possiamo accendere le luci, riscaldare la casa, chiudere le serrande ma anche creare delle scene, cioè accendere luci rosse da una parte o gialle da un’altra, simulando così che la casa è abitata mentre non ci siamo, un ottimo deterrente per i ladri».
E nel mare magnum delle possibilità, di cose effettivamente utili e di altre forse meno importanti, l’imbarazzo della scelta è davvero ampio. «Ci sono interventi che sconsiglio - dice Scardaccione - come ad esempio la gestione degli elettrodomestici, non mi sembra molto utile avere la possibilità di telecomandare a distanza il forno per essere sicuri di trovare la torta pronta al nostro ritorno, perché probabilmente la troveremo non cotta al punto giusto, mentre trovo utilissimo il controllo a distanza della temperatura della casa. Ad esempio se ho una casa a Roccaraso poterla riscaldare in anticipo in pieno inverno piuttosto che affidarmi al vicino di casa o correre il rischio di trovarmi al freddo, mi sembra un bel risultato».
Ma pare che il maggior successo della domotica lo si ritrovi soprattutto nell’ambito della sicurezza, è qui che il sistema trova la sua migliore applicazione. Con la possibilità di poter controllare tutto dallo smartphone, il vantaggio è veramente notevole. Posso controllare la casa dai ladri, o vedere se la baby sitter svolge bene il proprio lavoro o anche se la signora delle pulizie è arrivata in orario.
L’architetto Scardaccione:«Spesa tra i cinquemila e i diecimila euro, dipende dalle automazioni»
«Si è quello che ci richiedono di più, anche se devo dire che ci stiamo un po’ tutti complicando la vita, la sicurezza è certamente una delle preoccupazioni più avvertite. Per la maggiore va il riconoscimento facciale, utile soprattutto nelle ville, una volta si usava il videocitofono, oggi basta che mostri il volto e il cancello si apre, anche se il sistema, con la mascherina, ai tempi del Covid, non ha funzionato». Tutto ha un limite.