Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La maturità al tempo del Coronavirus Da domani il via all’esame
Comunque andrà, sarà un esame di maturità in quest’epoca di lotta al Coronavirus che studenti e docenti non dimenticheranno. Dopo l’insediamento di ieri delle commissioni, i primi contatti tra i sei membri interni e i presidenti di nomina esterna, il sorteggio delle classi e quello delle lettere dei cognomi dei maturandi chiamati per primi a sostenere la prova, da domani il «nuovo» esame entra nel vivo anche in Campania. Dove si è lavorato, specie nelle ultime settimane, senza sosta per garantire la costituzione di tutte le commissioni (dopo le rinunce fioccate nel mese scorso) e consentire lo svolgimento delle prove al riparo di sorprese dell’ultima ora. Tutti, personale docente e corpo studentesco, sono chiamati a misurarsi con una serie di novità annunciate a colpi di decreti dal Governo. Dopo la decisione di far sparire le prove scritte quando si pensava che la maturità dovesse tenersi addirittura da remoto, meccanismo già sperimentato dopo tanta didattica a distanza, è rimasta in piedi solo la prova orale. Secondo quanto disposto dalla ministra della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, il test dovrà durare 60 minuti per candidato ed è questo il motivo per cui sono previsti massimo cinque colloqui al giorno. Naturalmente tutto dovrà avvenire dietro rigide regole. I membri della commissione devono essere debitamente distanziati tra loro (a non meno di 1 metro di distanza e disposti praticamente a corona intorno al candidato) e vestire le mascherine; a loro volta i candidati devono entrare in istituto firmando un’autocertificazione e sono ammessi nel luogo del colloquio con al massimo una seconda persona (può essere un familiare o un compagno di studi) per assistere alla prova. Al termine di ogni esame i candidati ma anche la stessa commissione sono tenuti a lasciare l’aula per 15 minuti mentre il personale Ata procede alla sanificazione degli spazi. Quindi si dà inizio al colloquio successivo.