Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mare sporco a Posillipo, spuntano chiazze marroni Si sospetta mucillagine
I Verdi denunciano scarichi fognari abusivi
Chiazze e strisce marroni nel mare di Posillipo, in particolare nello specchio d’acqua davanti a Palazzo Donn’Anna. Lo segnala Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, secondo il quale il fenomeno potrebbe essere determinato dalla presenza di scarichi fognari abusivi. «Alcuni residenti — sostiene — mi raccontano che compaiono ogni giorno più o meno alla stessa ora. Va fatta un’attenta verifica per risalire alle origini del fenomeno».
C’è, però, una seconda ipotesi che non ha nulla a che vedere con l’inquinamento. Potrebbe trattarsi, infatti, di scie di emulsione organica che si formano con le mareggiate e che potrebbero essersi insaccate in zone di acqua calma. Succede non di rado e ci sono molti precedenti. Le microalghe si decompongono, la risacca monta le particelle ed il risultato finale è una sorta di schiuma, di emulsione appunto. Certamente rende poco piacevole il bagno, ma non è pericolosa per la salute. Terza possibilità è che quelle striature marroni siano state provocate da banchi di mucillagine trasportata dalla corrente. Anche questo fenomeno non sarebbe nuovo, perché negli ultimi anni si è verificato spesso lungo la costa campana. Solitamente, però, l’epoca di comparsa dei banchi di mucillagine è tra la seconda metà di luglio ed agosto, quando la temperatura del mare è più calda di almeno un paio di gradi rispetto a quella che si registra a giugno.
Mario Morra, il gestore del Bagno Elena, avanza infine una quarta possibilità. «Ritengo — sostiene — che possano essere alghe di una qualche carena di barche tirate via con la idropulitrice. Materia organica, nulla di grave. Peraltro, mi risulta che il fenomeno si sia presentato solo ieri. Escludo che si tratti di scarichi fognari». Il tratto di mare in questione è compreso tra tre lidi: Bagno Elena, Bagno Ideal e Bagno Sirena. Proprio in prossimità dell’edificio seicentesco c’è anche un pezzetto di spiaggia libera, al quale si accede da un ingresso secondario del Bagno Elena, percorrendo la scalinata di via Sermoneta. E’ naturalmente monitorato, come tutta la costa campana, dall’Arpac, che durante l’estate effettua prelievi per misurare la presenza di batteri di origine fecale.
Oltre una certa concentrazione, il mare è considerato inquinato e non balneabile. Ebbene, i passaggi più recenti della imbarcazione dell’Arpac nel mare che bagna Palazzo Donn’Anna risalgono al 3 giugno. I risultati delle analisi di laboratorio, ovviamente sempre riferiti ai prelievi effettuati in quella data, sono tranquillizzanti.
I tecnici dell’Agenzia ambientale regionale hanno rilevato 10 unità di enterococchi intestinali e 10 unità di escherichia coli in 100 millilitri d’acqua. La soglia da non superare affinché il mare sia classificato come balneabile è di 200 unità per gli enterococchi intestinali e di 500 unità per gli escherichia coli. Secondo le analisi dell’agenzia per la protezione ambientale della Campania la costa napoletana è balneabile da via Partenope a Trentaremi. Divieto di balneazione a San Giovanni a Teduccio ed a Bagnoli.