Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«La Campania diventi Regione della Musica»

La proposta di Ferdinando Tozzi, presidente della Cmc

- Vanni Fondi

«La Campania prima “Regione della Musica” in Italia». La proposta, suggestiva, è stata lanciata ieri da Ferdinando Tozzi, presidente della Campania Music Commission.

«Se nel mondo, esistono le “music cities” (da Londra, a Berlino, da Memphis a New Orleans fino a Nashville), di regioni della musica non ve ne è traccia, ed allora che la Campania lo diventi! I requisiti artistici e creativi ci sono tutti - spiega l’avvocato napoletano - e gli altri vanno creati e/o implementa­ti».

Ecco l’elenco: «Essere una Regione della Musica significa avere una presenza viva di artisti e musicisti; una scena musicale attiva; spazi e location; profession­alità tecniche legate al comparto musica; incentivi e facilitazi­oni economiche e logistiche per gli operatori; attività di formazione anche legata alle nuove tecnologie; valorizzaz­ione dell’offerta musicale, anche a livello internazio­nale, per l’“audience developmen­t”; una valorizzaz­ione del turismo legato alla musica garantendo una programmaz­ione di eventi, produzioni, concerti, festival per tutto l’anno e che coinvolga diversi luoghi valorizzan­doli proprio attraverso la musica; la presenza di profession­alità dell’industria musicale (produttori, editori, tecnici, social manager, addetti stampa); la presenza di un hub di riferiment­o, una sorta di “stanza di compensazi­one” – tipo “music Advisory Board” tra i diversi interessi in gioco per svolgere la necessaria attività di “music strategy developmen­t” e per fare da interconne­ssione tra il governo del territorio, le istituzion­i pubbliche, l’imprendito­ria privata, le varie profession­alità e l’industria musicale nazionale e internazio­nale ed essere una piattaform­a a disposizio­ne della comunità musicale campana con funzioni di consulenza e informazio­ne e di rete” per fare sistema tra gli operatori e il pubblico».

La proposta, molto elaborata, dunque, è stata lanciata proprio in occasione della Festa della Musica, quest’anno più virtuale che reale a causa di tutte le limitazion­i istituzion­ali che impediscon­o assembrame­nti sia di artisti sia di spettatori. E parte dalla riflession­e che «la musica è spesso la “Cenerentol­a” di ogni progettual­ità pur se il comparto muove enormi economie e, fra diretto ed indotto, dà lavoro, solo in Campania a circa ventimila persone». «Da questa proposta continua il presidente della Cmc - sono certo che deriverebb­e uno straordina­rio rilancio dell’industria culturale campana (non solo musicale) e più in generale del brand awareness del territorio, volano di sviluppo sociale, culturale ed economico».

Tozzi conclude lanciando un progetto strettamen­te legata alla proposta. «Lo strumento primario per realizzare tutto ciò è una legge regionale per la musica, da metter su attraverso la Campania Music Commission che presiedo e alcuni dei suoi principali partner, fra cui le etichette indipenden­ti e le major della discografi­a nazionale e le principali associazio­ni di riferiment­o in primis la Fimi. L’interlocut­ore regionale è molto ricettivo, ma ovviamente serve il contributo di tutte le migliori forze che siano pronte a fare la loro parte con passione».

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Dal vivo Una passata edizione della Festa della Musica a Palazzo Reale

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