Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Napoli avvia i test sierologici
Iniziativa del Comune. Fase 3: dal Consiglio ok a spazi maggiori per sedie e tavoli
Partirà venerdì prossimo lo studio sulla prevalenza degli anticorpi anti Covid 19 su un campione di 1500 tra volontari napoletani. Il progetto è del Comune con i medici di famiglia e le due Università.
Venerdì prossimo partirà lo studio sulla prevalenza degli anticorpi anti Covid 19 nella popolazione napoletana. «Siamo soddisfatti - afferma l’assessore alla salute del Comune, Francesca Mennaperché a questo progetto partecipano i 10 medici di famiglia, scelti per rappresentare tutti i distretti, oltre che infermieri e docenti dei due Atenei napoletani. Le persone potranno aderire su base volontaria per arrivare ad un campione di 1500». «I prelievi — spiega sempre l’assessore — verranno eseguiti negli ambulatori degli stessi medici e verranno poi portati ai laboratori dei due Atenei dove verranno analizzati per scoprire la presenza di anticorpi IGG e IGM».
«I dati», spiega la delegata alla Sanità del sindaco napoletano, «saranno elaborati rigorosamente in forma anonima, verranno poi studiati dall’Istituto di Statistica medica e i risultati ottenuti, che arriveranno dopo circa un mese, verranno pubblicati sul sito web del Comune di Napoli, oltre che essere divulgati a mezzo stampa ed inviati al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1». «Questo studio — conclude Menna — è importante per capire se e in che modo c’è una copertura anticorpale nella cittadinanza napoletana, per capire quanto gli stili di vita abbiano influenzato il contagio ed infine per impostare una campagna di informazione sanitaria per la prevenzione».
Intanto il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la delibera con cui l’amministrazione intende concedere maggiori occupazioni di suolo pubblico alle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande fino al 31 ottobre 2020. Il provvedimento è passato con 21 voti favorevoli: hanno votato sì la maggioranza e il consigliere, Salvatore Guangi di Forza Italia. Astenuto tutto il gruppo di Italia Viva e il consigliere Domenico Palmieri (Napoli popolare).
La delibera, approvata dalla Giunta comunale lo scorso 29 maggio, rientra tra i provvedimenti dell’amministrazione che sono stati sospesi con decreto dal Tar Campania ai primi di giugno e la cui discussione nel merito è fissata al 7 luglio. Il provvedimento, ha spiegato in aula l’assessore alle Attività produttive, Rosaria Galiero, «accoglie quello spirito delle norme nazionali a sostegno delle attività economiche ed ha una valenza importante per riuscire a trasformare le intenzioni in strumenti concreti per essere al fianco di attività che vivono grandi fragilità a seguito del lockdown imposto per contenere la diffusione del Covid».
Dunque, la possibilità di concedere occupazioni di suolo pubblico più ampie e senza dover pagare la Cosap viene pertanto definito dall’amministrazione «strumento utile a mitigare le restrizioni dettate dai protocolli Covid che hanno imposto una perdita di coperti per le attività di bar e ristorazione e allo stesso tempo punta a salvaguardare il livello occupazionale in questi settori»: la delibera prevede una deroga al regolamento comunale sui dehors.
Rispetto al tema legato alla sicurezza a seguito dell’ampliamento delle occupazioni di suolo, tema sollevato anche dal Tar, l’assessore Galiero ha sottolineato che «tutti i progetti che saranno presentati dagli operatori saranno oggetto di valutazione e approfondimento da parte di un gruppo tecnico e inoltre gli operatori in cambio di maggiori spazi dovranno impegnarsi a tutelarne il decoro. Gli spazi saranno concessi nel rispetto del bilanciamento degli interessi tra operatori economici e le latri componenti della città».
Nel progetto 10 medici di famiglia, uno per distretto, infermieri e docenti dei due Atenei