Corriere del Mezzogiorno (Campania)

ATTORE IN AFFITTO «IN VALIGIA IL REPERTORIO»

Sergio Longobardi aveva lanciato su Fb una provocazio­ne con tanto di listino «Operatore dello spettacolo in noleggio» ma lo stanno ingaggiand­o davvero Recita al telefono, al citofono, via Zoom e di persona. Già tante richieste

- Di Natascia Festa

«Se il pubblico non va dall’attore è l’attore che va dal pubblico. Affittatem­i». Parola anzi «annuncio» di Sergio Longobardi, artista di lungo corso che abbiamo visto di recente in Martin Eden di Pietro Marcello o l’anno scorso al Napoli Teatro Festival Italia in Primo Amore di Beckett con la regia di Costantino Raimondi.

Di tradizione clownistic­a, fondatore della compagnia Babbaluk, premio Scenario per Core, vari spettacoli da Ubu tra cui Barboni di Pippo Delbono, ha vissuto tra Napoli e Parigi e in piena pandemia, nello sconforto generale è partito da una riflession­e. Quale?

«Il mondo è rinchiuso in casa e che fa? Ascolta, vede e legge storie. E spesso siamo proprio noi attori a raccontarl­e in tv o sul web. Conclusion­e: non siamo inutili. Serviamo. E le cose che servono si cercano. Così ho fatto un vero e proprio listino del mio repertorio, la mia valigia di attore, e mi sono proposto in affitto senza altro mezzo che i social».

Se mancano le scritture delle compagnie proviamo con il noleggio si sarà detto.

«Esatto: così un po’ per gioco, un po’ per provocazio­ne civica e politica, vista la crisi e la disattenzi­one del governo per il nostro settore, ho scritto sul mio profilo Facebook: “Affittasi lavoratore dello spettacolo. Modalità prezzi e info in privato oppure a sergiolong­obardi@babbaluck.org”. Credevo che sarebbe rimasta solo una bella “uscita” invece mi hanno noleggiato davvero». Chi è stato il primo?

«Ho ricevuto una telefonata dalla Toscana, un’artista che avevo conosciuto trent’anni fa voleva fare un regalo per il settantesi­mo compleanno di suo marito. Mi ha chiesto una poesia di Baudelaire».

Attore telefonico nell’era della tecnologia: bello, anche vintage. Poi?

«Dal vintage all’iper-contempora­neo con la piattaform­a Zoom. In questa modalità sono stato affittato per Primo amore di Beckett da una signora di Genova che ha voluto offrire lo spettacolo a una debetta cina di amici. Il suo commento - “il teatro dell’essenziali­tà, con l’arte di strada, senza vanità e belletti, con la sua capacità di evocazione, cattura lo spettatore e lo trascina in qualcosa di assolutame­nte magico” - mi ha fatto riflettere su una cosa: con l’affitto il teatro perde il suo côté mondano e ridiventa ascolto, sentito e puro. Tutti gli aspetti distrattiv­i dell’andare a teatro vengono meno. Ti fittano perché hanno necessità di sentire quella storia da quell’artista. Il patto di ascolto è molto più sostenuto. Sei esattament­e nel posto dove devi essere».

Se la volessero fittare un weekend al mare? Per una festa o una sorpresa?

«Disponibil­e. C’è anche qualcuno che mi ha ingaggiato perché leggessi un testo scritto da lui».

Ama il pericolo. Telefono, Zoom e?

«Citofono e di persona». Citofono, come Salvini? «Anche qui avevo iniziato per fare il verso a Salvini poi me lo hanno chiesto davvero. Poesie soprattutt­o».

Del resto in pandemia era un mezzo sicuro.

«Con un limite: non c’è il vivavoce e il committent­e deve essere per forza uno. Mi ha affittato un solitario infatti...». Di persona dove?

«Una mia allieva del master in Pedagogia e teatro al Suor Orsola Benincasa, mi ha affittato per una pièce alle Monachelle, un ex convento di Arco Felice, un posto magico. Elisadel Giudice, si chiama così, ha coinvolto alcune insegnanti come lei che reputano il teatro necessario alla profession­e».

Prossimi noleggi? «Quartieri Spagnoli, Ponticelli, Torre Annunziata, Grazzanise e alla municipali­tà Stella-San Carlo dove vivo: mi ha affittato il consiglier­e Ciro Guida non so ancora per quale “uso”».

Lei è un po’ una ditta individual­e. Tutele legislativ­e?

Idea

Se il pubblico non va a teatro è l’interprete che va dal pubblico In quarantena la prima richiesta: una poesia per un compleanno

Tappe

Sono prenotato ai Quartieri Spagnoli, Ponticelli, Torre Annunziata ma ovviamente vado dove mi vogliono

Francia

A Parigi, dove ho vissuto, il privato che mi richiede potrebbe pagare anche le tasse, io avere la busta paga e i contributi In Italia nessuna legge

Necessità

Con l’affitto il teatro perde il suo côté mondano e ridiventa ascolto, sentito e puro

«Siamo il Paese dell’arte ma non abbiamo ancora una legge per gli artisti. In Francia esiste l’intermitte­nza: se fai 40 giornate di lavoro, comprese prove e pedagogia, lo Stato ti copre ben 320 giorni con un indennizzo quotidiano minimo di 38 euro e massimo di 158. Dipende dalla paga: per noi è il mondo dei sogni. Invece la soluzione c’è già. Nel mio caso di “attore in affitto” a Parigi potrei scrivere allo sportello unico per lo spettacolo che permette ai privati di ingaggiare un artista, anche soltanto, per una serata con una busta paga: l’interprete ha i contribuit­i, lo Stato le tasse e si evita il “nero”».

 ??  ?? Chi è
Classe 1965, ha fondato la compagnia Babbaluk
È tra i registi di «Arrevuoto», progetto del teatro Stabile di Napoli Al cinema in
Il Fronte interno di
Guido Acampa,
Ladri di cardellini di Carlo Luglio,
Martin Eden di Pietro Marcello, Gomorra 3 La Serie di Francesca Comencini, Napoli
Napoli Napoli di
Abel Ferrara,
La guerra di Mario di Antonio Capuano
Modalità
Sergio Longobardi, primo attore in affitto, ha aperto il baule del suo repertorio e ha scritto un «Listino». Spettacolo modalità online o distanziat­i: Finale di partita, Primo amore Beckett, Senza naso né padroni scritto con Marcello Amore, La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux, Caligola di Albert Camus e altri. Testi anche a richiesta al telefono, Zoom, atc.
Per informazio­ni sergiolong­obar di@babbaluck. org.
Chi è Classe 1965, ha fondato la compagnia Babbaluk È tra i registi di «Arrevuoto», progetto del teatro Stabile di Napoli Al cinema in Il Fronte interno di Guido Acampa, Ladri di cardellini di Carlo Luglio, Martin Eden di Pietro Marcello, Gomorra 3 La Serie di Francesca Comencini, Napoli Napoli Napoli di Abel Ferrara, La guerra di Mario di Antonio Capuano Modalità Sergio Longobardi, primo attore in affitto, ha aperto il baule del suo repertorio e ha scritto un «Listino». Spettacolo modalità online o distanziat­i: Finale di partita, Primo amore Beckett, Senza naso né padroni scritto con Marcello Amore, La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux, Caligola di Albert Camus e altri. Testi anche a richiesta al telefono, Zoom, atc. Per informazio­ni sergiolong­obar di@babbaluck. org.

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