Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ciccio Merolla e l’investitura di Arbore: erede di Di Giacomo
«Ciccio Merolla è uno degli eredi di Gegè Di Giacomo per fantasia e ritmo. Il suo video di
Mbasta dove impasta il casatiello percuotendolo come una pelle di tamburo è geniale». Parole di Renzo Arbore che dichiara Merolla erede del grande Gegè Di Giacomo. Un’investitura che si completerà stasera e dopodomani quando il Renzo nazionale, su Rai2 in Striminziti Show, proporrà due video del musicista, Mpasta e l’assolo sul corpo di donna, un cult sul web. «Merolla - continua Arbore - è uno dei grandi esponenti della tradizione di percussionisti e batteristi partenopei, apprezzati ovunque, che hanno avuto in Gegè, nipote del grande Salvatore Di Giacomo, un punto di riferimento». Istrionico one man show, proprio come Di Giacomo che al fianco di Carosone, conquistò con la sua ironia l’Italia della gente semplice e quella degli intellettuali. Merolla, attivo sin dalla metà degli anni ‘80, dopo l’esordio con i Panoramics nel 1989, ha accompagnato con le sue percussioni quasi tutti. Tablas, Djbee, Tarabouk, Cajon, che battono il tempo ora funky, ora hip-hop, ora techno: questo è il mondo di Ciccio che parte dai vicoli e attraversa il Mediterraneo. Nel 1989 ha partecipato al progetto prodotto da Pino Daniele
Blues Metropolitano che di lì a poco diventerà un film cult. Nel 1990 il tour con i Gipsy King. Da qui un susseguirsi di dischi soliti, tournée e collaborazioni con Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, James Senese, Eugenio Bennato, Antonio Onorato, Enzo Gragnaniello. Con quest’ultimo inizia un’intenso sodalizio realizzando Neapolis
Mantra e Alberi. Merolla è uno degli alfieri della grande tradizione ritmicopercussionistica made in Naples da Tony Esposito, Rosario Jermano, Tony Cercola, Maurizio Capone, Peppe Sannino a Giovanni Imparato. Questi ultimi due, nell’ Orchestra Italiana di Arbore, hanno appena pubblicato il cd