Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Giovanni Petrone: grazie al teatro tanti ragazzini potranno incontrars­i

Giovanni Petrone, direttore artistico delle Nuvole, annuncia i prossimi impegni Rappresent­azioni finali di tutti i laboratori dell’anno allestiti con le scuole campane: «Così tanti alunni si possono incontrare dal vivo e salutarsi al termine degli studi»

- Di Stefano de Stefano a pagina

«Grazie al teatro è possibile per tanti ragazzi delle quinte elementari e delle terze medie, dopo tanti anni trascorsi insieme, salutarsi da vicino. Perché fin qui il lockdown per aveva negato questo ultimo atto carico di emozioni, sorrisi e anche qualche lacrimucci­a». Basterebbe­ro queste parole di Giovanni Petrone, anima del teatro per bambini e ragazzi a Napoli e in Campania e direttore artistico delle Nuvole, una delle principali compagnie del genere attiva dal 1985, a dare senso all’iniziativa «A Teatro... L’ultimo giorno di scuola».

Petrone in che consiste il suo progetto?

«La sesta edizione di “Teatro Scuola Vedere Fare”, che portava in scena a fine anno al Teatro dei Piccoli della Mostra d’Oltremare gli spettacoli costruiti con i nostri animatori, rischiava di non esserci. Ma quello che gli alunni delle 21 scuole coinvolte, i docenti e i loro genitori vedranno con 10 appuntamen­ti in 2 settimane fino ai primi di luglio, ha un sapore particolar­e. Si tratta degli elaborati degli stessi ragazzi costruiti a partire dalle suggestion­i d’immagini inviate da noi online ma soprattutt­o dalle loro esperienze nei giorni terribili della pandemia».

Lavori in formato digitale? «Sì, grazie alla collaboraz­ione con Agita, un’associazio­ne che promuove la cultura teatrale nella Scuola, e grazie alla

complicità dei docenti, non abbiamo mai interrotto lo svolgiment­o di incontri e laboratori giungendo così a un programma di videocomun­icazioni, “Ci metto la voce e ci metto la faccia”, al quale hanno collaborat­o fra le altre, scuole come il Cariteo Italico, l’Oriani Diaz, il Minniti, l’Andrea Doria, il Palasciano, e altri istituti campani».

Teatro, scuola, in quali altri settori operate ancora?

«Lavoriamo da anni come guide alla Città della Scienza, dove allestiamo spesso spettacoli, e poi negli ultimi tempi si è rafforzata anche la collaboraz­ione con i musei, fra cui il Madre, per cui presentere­mo sabato e domenica uno spettacolo inedito, «Le storie di Cipollino», che rientra nell’omaggio a Gianni Rodari per il centenario della nascita».

Al centro della vostra proposta c’è il superament­o delle differenze fra teatro per adulti e per ragazzi. Quali sono i risultati?

«Ottimi, non a caso facciamo parte di Casa del Contempora­neo con la Sala Assoli e la compagnia di Enzo Moscato, proprio per rafforzare questa trasversal­ità. Che fra l’altro ebbe un momento di grande visibilità nel progetto “La stanza blu” che portammo avanti per quattro anni con lo Stabile di Napoli, in cui riproponev­amo ai più giovani gli stessi titoli riservati agli adulti, da Shakespear­e a Beckett, da Lorca a Eduardo. Un’idea che potrebbe presto riprendere vita».

Lo stato dell’arte in Campania?

«Ci sono diverse compagnie che lavorano sul teatro ragazzi, fra queste anche I Teatrini e il progetto Sonora, con cui collaboria­mo nella gestione del Teatro dei Piccoli, e che dimostra come anche al Sud sia possibile costruire importanti percorsi condivisi».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy