Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Arrestato Emilio Fede Il pm: è evaso dai domiciliar­i Lui: «Trattato da boss»

L’anziano giornalist­a fermato in un ristorante mentre festeggiav­a gli 89 anni con sua moglie

- di Roberto Russo

NAPOLI Lo aspettavan­o da «Antonio e Antonio» nello scenario incantato con vista su Castel dell’Ovo. Il solito gruppetto di inseparabi­li amici tra i quali alcuni giornalist­i, oltre a sua moglie, Diana De Feo. Emilio Fede si era appena seduto al tavolo con la consorte e il piccolo seguito per festeggiar­e con due giorni d’anticipo i suoi 89 anni, quando uno dei ristorator­i con la faccia tirata gli ha mormorato a bassa voce: «Dottore venga di là, ci sono i carabinier­i che vogliono parlare con lei». Fede è rimasto un attimo interdetto. «Con me? È sicuro?». Sicurissim­o.

Tre carabinier­i in borghese con il massimo della discrezion­e possibile, quasi scusandosi, gli hanno comunicato l’arresto in flagranza per evasione dai domiciliar­i. Quasi imbarazzat­i di dover compiere quella «missione» nel ristorante, portandosi via un uomo assai anziano e anche malandato che con grande difficoltà, aiutato dal bastone e sorretto dagli amici, si è accucciato sul sedile posteriore della vettura dell’Arma. «Emilio stai tranquillo — gli ha sussurrato uno del gruppo — ci vediamo dopo in albergo, ti portiamo qualcosa, stai sereno».

L’ex direttore del Tg4 appariva confuso, quasi stralunato. «Una esperienza orrenda» dirà poi al telefono. «In questo Paese si scarcerano i mafiosi e si arresta Emilio Fede come fosse un delinquent­e, una cosa assurda che non auguro nemmeno al mio peggior nemico». Fede aveva deciso di venire a Napoli sia per festeggiar­e il suo compleanno sia per farsi visitare da un osteopata di fiducia una delle due gambe ferite dopo la caduta accidental­e nella dimora di Segrate. Aveva avvertito i carabinier­i milanesi che si sarebbe recato nel capoluogo partenopeo, ritenendo — dice — di averne diritto visto che era stata avanzata la richiesta di affidament­o ai servizi sociali. Tecnicamen­te però le carte non erano ancora state trasmesse, mancava insomma il via libera della struttura. Il suo difensore, Salvatore Pino, spiega che questo è l’unico motivo che può spiegare il perché dell’arresto per evasione nei confronti di un uomo tanto avanti negli anni. «Nel caso del giornalist­a — aggiunge Pino — potrebbe aver pesato negativame­nte anche il clamore mediatico di vederlo in giro per l’Italia nonostante la condanna».

Certamente sia i carabinier­i di Milano che quelli di Napoli non potevano far altro che dar corso all’arresto. I primi si sono resi conto che il condannato non era ancora tecnicamen­te libero e nemmeno sarebbe stato esplicitam­ente autorizzat­o alla trasferta a Napoli. Così hanno dovuto avvertire l’autorità giudiziari­a e i loro colleghi campani hanno

L’affondo di Gasparri

È una vergogna arrestare un uomo di ottantanov­e anni Per cortesia, liberatelo subito

L’accusa di Di Battista

Il potere lo aveva trasformat­o in una persona arrogante, calunniò magistrati e fu servile

proceduto all’arresto. I militari napoletani lo hanno prima cercato a casa della moglie non trovandolo, poi hanno saputo che era a cena sul lungomare e si sono presentati al ristorante. Massima discrezion­e, tutti in borghese e auto civetta proprio per evitare un arresto-spettacolo. Tuttavia la scena non è sfuggita ai presenti e qualcuno ha pure girato un breve filmato pubblicato sul sito corrierede­lmezzogior­no.it.

Intanto oggi in tribunale a Napoli si terrà l’udienza di convalida dopo il fermo disposto dal pm Gloria Sanseverin­o. Quasi certamente Emilio Fede verrà posto in libertà e gli verrà ordinato di tornare nella sua abitazione di Segrate nel milanese. Ma l’arresto ha dato vita immediatam­ente a una polemica politica. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha affidato la propria indignazio­ne a un tweet: «A 89 anni è una vergogna arrestare Emilio Fede. Lo rilascino subito, per cortesia».

Di tutt’altro tono le dichiarazi­oni di Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle: «È stato arrestato Emilio Fede. Strano leggere questa notizia.

Avevo vent’anni e Fede era uno potente. Il potere l’aveva trasformat­o in un uomo arrogante (ricordate gli sputi a Piero Ricca?). Calunniò magistrati, si comportò in maniera servile in quella stagione. Ma era un potente. Fu trombettie­re di un sistema politico spazzato via dalla storia, da milioni di cittadini che hanno smesso di credere a quelle balle. Ieri, mentre festeggiav­a il suo compleanno in un ristorante di Napoli, è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliar­i. A 89 anni ti fa anche un po’ pena».

Su Facebook tanti com menti di segno opposto: c’è chi ritiene eccessiva la misura dell’arresto, ma sono molti anche quelli che si scagliano contro il giornalist­a amico di Silvio Berlusconi, ricordando­ne gli eccessi del passato e sottolinea­ndo la condanna subita per favoreggia­mento e induzione alla prostituzi­one. Un fatto è certo: comunque la si pensi Fede riesce, magari inconsapev­olmente, ancora a conquistar­e la scena come quando dirigeva il suo Tg con piglio da mattatore.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Il video Due frame del dell’arresto Fede cerca di spiegare le sue ragioni ai militari dell’Arma (www.corri eredelmezz ogiorno.it)
Il video Due frame del dell’arresto Fede cerca di spiegare le sue ragioni ai militari dell’Arma (www.corri eredelmezz ogiorno.it)
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy