Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Megaris», un libro a fumetti «partenopeo» che racconta la città alla maniera giapponese
È in libreria il primo numero della serie a fumetti «Megaris», intitolata con il nome greco che indica Megaride, l’isolotto sul quale a Napoli sorge il Castel dell’Ovo. È edito dalla Shockdom, casa editrice bresciana fondata da Lucio Staiano, calabrese, sotto l’etichetta Kasaobake, in precedenza editore novarese da poco acquisito dalla Shockdom - dedito alla pubblicazione soprattutto di manga (fumetti con impostazione e stile giapponese) realizzati in Italia. Il nome dell’etichetta riporta ad un demone giapponese con un ombrello a significare l’idea di accompagnare il lettore (proteggendolo) nella lettura di fumetti e storie fantastiche. Protagonista Napoli, da sempre, come quasi tutte le città di mare con porti importanti, un catino di culture e tolleranza. Non è un caso quindi che la città partenopea faccia da sfondo alla storia raccontata in questo volumetto dal formato 13x18 di quasi 200 pagine. A realizzarlo, in questo incrocio fra diverse regioni italiane e influenze straniere, la napoletana AlexViva, autrice sia dei testi che dei disegni. Alessia Vivenzio, questo il suo vero nome, ha una laurea in archeologia per ora messa da parte per dedicarsi alla scrittura, al disegno e all’insegnamento del fumetto presso la Scuola Italiana di Comix. L’autrice coniuga nel concitatissimo e avvincente primo capitolo della storia tutte le sue passioni. In prima battuta va sottolineato il corto circuito visivo creato dai tipici stilemi e immagini in stile manga che in tanti abbiamo conosciuto e visto per la prima volta nei cartoni animati giapponesi contrapposti a un contesto apparentemente lontano come quello di Napoli; scene come quella ambientata a San Gregorio Armeno nei giorni precedenti al Natale dove una fuga di corsa viene disegnata con le usuali linee cinetiche tipiche dei manga e i volti dei protagonisti diventano «deformed» a causa dello spavento sono particolarmente divertenti e spiazzanti. Il protagonista, Paride, è un giovane laureato in archeologia che lavora come guida turistica proprio al Castel dell’Ovo. Nel primo volume della serie la sua vita viene sconvolta dopo appena poche pagine e lo vediamo coinvolto, insieme alla fidanzata, discretamente petulante, e al suo amico Leo in vicende che coniugano il mito della sirena Partenope (sepolta proprio a Castel dell’Ovo) con fantasmi, streghe che cercano l’immortalità attraverso il sangue degli albini e molte altre singolari vicende. Un bel viaggio in una storia fantastica ambientata nella nostra città visto attraverso un paio di occhiali... nipponici.