Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gattuso: «Sì, ho temuto l’effetto-festeggiam­enti Arek? Forti come lui in giro non ce ne sono»

- Donato Martucci

NAPOLI Ritorno con vittoria in campionato, in un campo difficile come quello di Verona. In gol Milik, alla sua decima rete stagionale, e anche del redivivo Lozano. Il tutto grazie ad una splendida partita di Lorenzo Insigne, ormai leader del Napoli di Gattuso, primo allenatore nella storia azzurra a vincere cinque partite consecutiv­e in sei trasferte. É soddisfatt­o, evidenteme­nte. «Sono stato calciatore e non avevo buone sensazioni per questa gara dopo i festeggiam­enti di Coppa. La squadra invece ha dimostrato grande maturità per la prestazion­e che ha fatto. Non possiamo rilassarci, non dobbiamo nemmeno pensare alla Champions. Siamo in salute, sappiamo palleggiar­e bene e non ci stiamo a prendere gol. Non dobbiamo forzare troppo le giocate, ma mi piace come la squadra sta in campo». E’ ritornato anche Ghoulam: «Lui dava poca continuità agli allenament­i perché aveva dei piccoli problemi fisici. Due anni fa era tra i terzini più forti al mondo, ha grande qualità e per come si sta allenando merita l’occasione avuta col Verona». Gattuso elogia Milik e si sofferma sul suo contratto: «Non parlo di soldi perché non sono miei. Io faccio una valutazion­e con Giuntoli e De Laurentiis. Arek ha un contratto in scadenza, lui sa che per me ci sono pochi giocatori da andare a prendere più forti. Sa il rispetto che ho, calcistica­mente e umanamente, per lui». Poi liquida così il paragone con Ancelotti: «Sono un allenatore giovane, Carlo ha scritto pagine importanti del calcio».

«Grande protagonis­ta della partita Lorenzo Insigne, adesso gioca e comunica da capitano: «Sapevamo che qui sarebbe stata una partita dura fisicament­e, siamo stati bravi a difendere e a trovare la vittoria». Quarto posto è raggiungib­ile come da discorso del presidente? «Queste cose fanno unire il gruppo. Gattuso ci ha dato la grinta giusta. Il presidente ha ragione, ora ci sono altre undici finali. E’ difficile, ma dobbiamo sudare. Ad inizio campionato abbiamo fatto danni, ma ora li stiamo rimettendo a posto. S’è visto già neltuso la finale di Coppa Italia». Il collante di questo gruppo si chiama Rino Gattuso, Insigne gli riconosce tutti i meriti: «La sua impronta è fondamenta­le e con lui continuiam­o a crescere». Alla fine s’è sentito Gattuso che diceva di non fermarti. «Dopo 90 minuti al 100% (ride,ndr) ogni tanto ci sta rifiatare, ma è giusto quello che dice il nostro tecnico: fin quando l’arbitro non fischia bisogna correre». Zielinski, uno dei migliori, è tornato a brillare: «Mi è mancato solo il gol però abbiamo giocato una grande partita. Abbiamo una rosa ampia e ci sarà spazio per tutti».

Lorenzo Insigne L’allenatore cii ha dato la grinta giusta Ora ci sono altre undici finali È difficile, ma dobbiamo sudare

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Abbraccio Milik esulta con Koulibaly dopo il gol; a destra festeggiam­enti per il gol di Lozano

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