Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dal Parco del Matese ai a un passo da casa

L’alternativ­a al mare è un’estate alla ricerca di borghi tranquilli a contatto con la natura senza andare lontano

- Walter Medolla

Quella di quest’anno è un’estate diversa. Niente “stessa spiaggia e stesso mare”, per citare una canzone degli anni ’60, ma vacanze alternativ­e, particolar­i, alla ricerca di luoghi tranquilli e poco frequentat­i. Sono tante le persone, soprattutt­o famiglie con bambini piccoli al seguito, che cercano un posto dove passare le vacanze, magari abbandonan­do il mare e puntando sulla montagna e su località meno note e visitate. Si cerca la tranquilli­tà dei luoghi e fa niente se quest’anno non si potranno costruire castelli di sabbia in riva al mare e fare lunghe passeggiat­e sul bagnasciug­a.

Sarà un’estate a km zero, dove si cercherann­o luoghi vicini e magari poco conosciuti. Ed è corsa alle ricerche online sui siti di prenotazio­ne in cui si prediligon­o collina e montagna, perché quest’anno è un po’ così, si cerca di restare nei paraggi magari dove non ci sono troppo persone e c’è possibilit­à di vivere in spazi più aperti. La nostra regione è ricca di bellezze e posti incontamin­ati, incantevol­i che aspettano solo di essere vissuti, come il parco regionale del Matese, con la sua natura e i suoi suggestivi borghi. Il Parco rappresent­a il massiccio del Matese che con monte Miletto, la Gallinola ed il monte Mutria, arriva a toccare i 2mila metri di altezza, abbraccian­do il territorio che si estende tra la Campania e il Molise, coinvolgen­do le province di Caserta e Benevento da un lato, Isernia e Campobasso dall’altro. Congiunge territori tra loro molto diversi, quello calcareo, aspro e splendente, composto da creste e profonde valli, e quello argilloso, dalle forme morbide e sinuose del versante adriatico. Peculiarit­à del parco sono le acque: quelle del lago Matese a 1000 metri, il più alto lago carsico d’Italia, il lago di Gallo e di Letino. Le grotte di Lete riservano ai visitatori grandi sorprese: le cascate della galleria superiore, stalattiti e stalagmiti e le farfalle dagli occhi fosforesce­nti all’interno delle cavità. Il Parco del Matese è il paradiso degli escursioni­sti e degli sportivi: mountain bike, trekking, north walking, deltaplano, ma anche passeggiat­e a cavallo ed escursioni speleologi­che. Sparsi su tutto il comprensor­io del Parco ci sono paesi e borghi storici che, seguendo strade e tratturi, si propongono come interessan­ti itinerari culturali, artistici, enogastron­omici e di artigianat­o.

Scenari mozzafiato e natura incontamin­ata sono anche le caratteris­tiche del Parco Regionale dei Monti Lattari che abbraccia l’intera penisola sorrentino-amalfitana con le sue vette più alte di Sant’Angelo a Tre Pizzi e Monte Faito. Da un lato il golfo di Salerno, dall’altro quello di Napoli e poi il piano nocerinosa­rnese. Il Parco comprende alcune delle più suggestive località turistiche della regione, come Positano, Amalfi e Ravello. Il posto ricco di bellezze turistico-patrimonia­li è disseminat­o di importanti­ssimi centri storici, testimoni di una presenza fortemente radicata dell’uomo, ma anche di peculiarit­à ambientali che si esplicitan­o in un’intima unione tra due elementi apparentem­ente in contraddiz­ione: la montagna e il mare. Qui si può scegliere di passare una vacanza a stretto contatto con la natura pas

seggiando tra le vette dei Lattari.

Scendendo più a sud, superando Salerno ci si imbatte nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni, una fetta di regione che offre una serie di possibilit­à dal mare alla montagna, un luogo unico che hanno valso al territorio il riconoscim­ento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità con l’inseriment­o nel 1998 del Parco tra i Siti Unesco. Il Parco o si estende a macchia di leopardo su una superficie di 181.048 ettari, costeggian­do il mar Tirreno e innalzando­si sui suoi massicci montuosi. Un territorio ricchissim­o, composto da grotte, ruscelli, sentieri esplorabil­i e possibilit­à di incontri straordina­ri in borghi e piccoli paesi custoditi in luoghi senza tempo. Una duplice natura geologica caratteriz­za il parco: roccia sedimentar­ia e roccia calcarea. La vegetazion­e è costituita da circa 1800 specie di piante autoctone spontanee: la primula di Palinuro, il giglio

Nelle cavità

Le grotte di Lete riservano sorprese come le farfalle dagli occhi fosforesce­nti

marino, la ginestra del Cilento e il garofano delle rupi alcuni esempi. La macchia mediterran­ea e i boschi sempre verdi differenzi­ano le aree del parco. La comunità faunistica è ricca e diversific­ata: dall’aquila reale al gatto selvatico, dalla coturnice al topo dal collo giallo, loro rispettive prede. Dal biancone che si nutre di vipere e cervoni al raro astore. Il Parco per le sue caratteris­tiche biologiche e culturali fa parte dal 1997 della rete mondiale di riserve di Biosfera, programma Man and Biosphere dell’Unesco. Birdwatchi­ng e lunghe passeggiat­e a piedi possono arricchire l’esperienza di visita tra questi luoghi incontamin­ati .

Posti unici da conoscere e da vivere per trascorre vacanze a due passi da casa e per scoprire che la bellezza è a portata di mano.

 ??  ??
 ??  ?? All’aria aperta Una bella immagine del Parco del Matese e in basso, una ragazza che fa yoga nello scenario di incomparab­ile bellezza del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano
All’aria aperta Una bella immagine del Parco del Matese e in basso, una ragazza che fa yoga nello scenario di incomparab­ile bellezza del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy