Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Pd sceglie un’architetta E scendono in campo quattro assessore di De Luca
Dem, in pole Renata Picone. Si candidano Fortini, Marciani, Palmeri e Fascione
Ad ogni elezione che si rispetti si pone il tema capolista. Possibilmente donna. Che poi venga eletta è un altro paio di maniche. Ne sa qualcosa il Partito democratico che di capilista ne ha falciati parecchi. Una maledizione. Per evitare che questa volta accada di nuovo la candidata di bandiera avrà due sponsor da novanta. Due sindaci, Enzo Cuomo e Enzo Figliolia che si peseranno all’interno del partito: lontani da una specifica corrente (sono vicini ad Andrea Orlando ma non più di quanto non lo siano a Vincenzo De Luca) vogliono crearsi un proprio angolo di potere. Senza contare che se la vedranno con un’altra coppia di fuoco, i «due gemelli» (copyright del ministro Lorenzo Guerini) Mario Casillo e Lello Topo. Dopo ampia ricerca c’è una rosa di tre nomi, tutte docenti universitarie, tutte di architettura (effettivamente il Pd ha problemi statici) e sono Renata
Picone (il nome più in pole), direttore della Scuola di restauro federiciana, Emma Buondonno, già vicesindaco di Melito e Paola Ascione, professore di tecnologia dell’architettura. «Siamo al lavoro per la costruzione di una lista forte e competitiva, che parta innanzitutto dal lavoro positivo del gruppo regionale uscente ma che al tempo stesso veda il protagonismo di tanti mondi che in questi anni avevano voltato le spalle al Pd — continua a dire Marco Sarracino, segretario metropolitano —: dalla scuola al sindacato, dalle piccole imprese all’università. Chi guiderà la lista? È presto per i nomi, puntiamo ad ufficializzare tutto in occasione della nostra conferenza programmatica del 10 ed 11 luglio». Si dovrà rassegnare se il nome uscirà prima.
Ma anche le altre forze puntano su alcune donne. Direttamente dalla giunta regionale dovrebbero scendere in campo almeno in quattro. La più social è Lucia Fortini, assessore all’Istruzione, che da tempo su fb si è lanciata in dirette-interviste. C’è poi l’assessore al Lavoro Sonia Palmeri. Entrambe dovrebbero capeggiare la lista De Luca presidente. È in fase di riflessione, invece, la delegata all’Innovazione Valeria Fascione. Mentre la collega con delega alla Formazione Chiara Marciani non si sa bene se sarà in una civica deluchiana o sarà la capolista di Italia Viva. Ma con una premessa, anzi una promessa della coordinatrice napoletana di Iv, Graziella Pagano: «Non si può usare la questione delle donne come paravento. Non siamo un simbolo. Noi di Italia viva siamo un partito femminista, se candidiamo una donna dobbiamo puntare a farla eleggere perché francamente ci siamo stancate di fare le medagliette appuntate al bavero. Ma lo stesso ragionamento lo facessero anche le altre forze politiche».
Tra gli uomini sempre della squadra deluchiana dovrebbe essere candidato l’assessore alle Attività produttive Antonio Marchiello, il vicesindaco di Portici Fernando Farroni sarà invece in quota Italia Viva e nel Pd due ritorni, Massimiliano Manfredi e Mimmo Tuccillo.
Graziella Pagano (IV)
«Le donne non possono essere un paravento Devono essere elette»