Corriere del Mezzogiorno (Campania)
San Gennaro, candidatura Unesco come patrimonio immateriale
Presentazione domani al Duomo. Tornano nelle chiese 50 ex voto rubati
C’è una nuova, autorevolissima candidatura per la Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Quella della figura di San Gennaro, co-patrono di Napoli e tra le figure più venerate nel mondo cristiano (dati ufficiosi parlano di 25 milioni di devoti sparsi in tutti i continenti, con una forte rappresentativa nelle due Americhe).
Ad avanzarla ufficialmente domani a mezzogiorno nella Cattedrale di Napoli, alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe, saranno una serie di istituzioni e realtà che hanno curato il progetto dell’iscrizione del «Culto e devozione di San Gennaro a Napoli e nel mondo» nella List of the Intangible cultural heritage of Humanity. A promuovere l’iniziativa è il Centro Interdipartimentale Ricerca Lupt dell’Università Federico II in collaborazione con la Fondazione diocesana Fare Chiesa e Città, la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia, il Museo Diocesano di Napoli, il Complesso Monumentale di Donnaregina, il Comitato Diocesano San Gennaro - Guardia di Onore alla Cripta; l’Associazione “I Sedili di Napoli” Onlus, la Fondazione Ferrante Sanseverino, l’Associazione Sebeto ed Icomos-International Council on Momuments and Sites.
L’iter che la candidatura dovrà affrontare per l’ottenimento del riconoscimento si annuncia lungo e complesso e programmi ed attività saranno esposti dai promotori. L’agenda programmata e ricca di appuntamenti ed eventi che avranno lo scopo di dimostrare quanto sia vivo e sentito il culto verso il martire nelle nazioni più diverse. Basti pensare alle iniziative che ogni anno vengono organizzate nel mondo dai fedeli devoti del Santo come, ad esempio, il programma della festa di Mulberry Street (di fianco a Little Italy, a Manhattan) che si snoda lungo 8 giorni di eventi continui. Le realtà che lavorano da anni alla valorizzazione del culto di San Gennaro hanno chiesto al cardinale Sepe di presentare gli studi portati avanti in un convegno da organizzare a breve.
Oggi, intanto, nel palazzo Arcivescovile e ancora alla presenza del cardinale Sepe, i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale restituiranno alla Chiesa 50 ex voto trafugati negli anni in più diocesi della provincia.