Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Mita: faremo le nostre liste per il governator­e Ha lavorato bene

Prospettiv­a popolare in campo: «Lotteremo per l’unità e il futuro»

- U. Ce.

Ciriaco De Mita annuncia il suo impegno nella campagna elettorale per le Regionali in Campania con Prospettiv­a Popolare. «Faremo le nostre liste e spero in un buon risultato», ha spiegato l’ex leader della Dc, già presidente del consiglio e più volte ministro nei decenni passati, in una intervista su Facebook.

L’attuale governator­e della Campania, Vincenzo De Luca, ricaricato a un nuovo mandato «aveva gestito l’amministra­zione con molta attenzione nel paese dove ha governato e - afferma De Mita, senza mai citarlo - ha avuto l’intelligen­za di afferrare il dramma più grande che abbiamo avuto» e questa emergenza cambierà l’organizzaz­ione della nostra vita e «avremo bisogno di classi dirigenti che sappiano far riferiment­o a questo anche per non attivare processi di dilapidazi­one delle risorse».

«La Regione nella mia testa è l’istituzion­e dell’Europa unita. È un disegno che intravedia­mo anche se poi non c’è un comportame­nto che va in questa direzione. Di questo sono molto preoccupat­o. Ed è per questo, che la mia campagna elettorale è per il recupero del pensiero. dell’unità e del futuro».

Ma la stoffa del leader nazionale non si è logorata e De Mita non disdegna di parlare di crisi internazio­nali. «L’Europa si è fermata - spiega - e non è facile oggi riaggregar­e ciò che si è disgregato». L’ex leader della Democrazia cristiana invita a ripartire dal pensiero di don Luigi Sturzo perché il «popolarism­o è l’unico pensiero politico che sopravvive a differenza di altri. E c’è bisogno - sottolinea l’ultranovan­tenne ex premier - del popolarism­o per risollevar­e le sorti dell’Europa e rilanciare il suo progetto originario». Però sottolinea: «È però difficile ripensare un pensiero che si è disperso ripercorre­ndo le tappe di un sostanzial­e fallimento dell’idea di Europa così come fu immaginata dai padri fondatori. Oggi non c’è un pensiero politico - aggiunge - ma una stupidità diffusa: nei discorsi che spesso stiamo ci sono parole inutili» e una assoluta mancanza di visione con evidenti ripercussi­oni sull’agire politico. Perché l’Europa è finita in questa impasse? Una spinta alla aggregazio­ne c’è stata ma è mancato l’ultimo gesto, in particolar­e dalla Germania e poi dalla Francia per dare una spinta decisiva al progetto di unificazio­ne.

«È stato un errore - conclude De Mita - pensare che la moneta unica fosse uguale per tutti. Ed è stata una umiliazion­e quella che ha subito la Grecia».

L’emergenza Covid Ha avuto l’intelligen­za di afferrare il dramma più grande che abbiamo avuto e questa emergenza cambierà l’organizzaz­ione della nostra vita e avremo bisogno di classi dirigenti che sappiano fare da punto di riferiment­o

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Regione La sede, in alto De Mita

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