Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La rabbia di Gattuso: «Ci siamo colpiti da soli»
«Per la qualità che abbiamo potevamo fare di più»
Dopo cinque vittorie consecutive arriva la sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta che scappa e blinda il quarto posto. Ora sono 15 i punti di vantaggio sul Napoli che è crollato nella ripresa, dopo un ottimo primo tempo in cui gli azzurri hanno giocato in scioltezza. Poi, nella ripresa, due cali di concentrazione che sono costati caro e soprattutto la sconfitta.
Peccato, come ha sottolineato anche Rino Gattuso: «Abbiamo commesso uno-due errori e abbiamo cominciato a chiacchierare invece di stare sul pezzo. Ce li siamo fatti da soli i due gol. Sono molto arrabbiato. L’Atalanta ha fatto poco rispetto al solito, il primo gol ce lo siamo fatti da soli. Non mi è piaciuta la mentalità: troppe chiacchiere, dovevamo pensare a fare meglio. Ma la squadra ha fatto ciò che doveva negli altri frangenti». Nella ripresa Gattuso ha cambiato tutti gli attaccanti. «Qualitativamente – ha spiegato - abbiamo sbagliato tanto, dobbiamo fare molto meglio. Non ero contento per come avevamo sviluppato il primo tempo proprio per questo motivo». Poi, ha analizzato gli errori: «Si può sbagliare ma è quanto accaduto dopo no. Dopo i due gol subiti la squadra ha pensato solo a lamentarsi invece di giocare». La qualificazione Champions diretta sembra compromessa, ma c’è ancora la sfida di ritorno con il Barcellona: «Era già finita ieri. L’Atalanta difficilmente sbaglia più di 1-2 partite. Lo sapevamo che era un’impresa difficile, ma dobbiamo pensare solo a migliorare dove siamo carenti, e lo siamo quando subiamo qualcosa, non ci rialziamo e cerchiamo alibi. Prima del 7-8 agosto non si gioca e noi dobbiamo arrivarci nelle migliori condizioni possibili. Farà caldo, sia per noi che per gli altri. Dobbiamo arrivarci bene e preparare bene le partite. Oggi non ricordo un tiro in porta dell’Atalanta, che è una squadra che di solito schiaccia le avversarie. Sono arrabbiato perché avevamo la partita in mano e l’abbiamo buttata».
Gattuso vuole che la squadra continui a battersi in campionato: «Mancano 36 giorni, non posso pensarci adesso. Queste partite ci aiuteranno a correggere le cose in cui siamo carenti. Non possiamo regalare niente a nessuno, abbiamo il dovere di fare le cose per bene. È vero che siamo a 15 punti, ma ora non è importante. È importante creare una mentalità vincente». Poi, sul mercato. «Faremo poco, il 70-80% rimarrà e chi arriverà dovrà darci qualità e quantità, per questo dobbiamo alzare l’asticella perché molti rimarranno e dobbiamo migliorare». Osimhen? «In questo momento è del Lille, quando sarà del Napoli, se lo sarà, vi dirò perché arriva».