Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lui, lei e l’altro Monologo sull’amore

Torna a Napoli l’attrice discendent­e di Dianora Avarez de Toledo A Salerno pièce con Sarah Jane Morris e Solis String Quartet

- Di Vladimiro Bottone a pagina

Due serate al Napoli Teatro Festival, fra omaggi multimedia­li, un incrocio con il pensiero di Koltès e un ricordo del mito di Moana Pozzi.

Oggi

«Scarpe rosse» è il titolo della kermesse della sezione Progetti Speciali, stasera alle 21 del Cortile di Palazzo Reale. Protagonis­ta Maria Rosaria Omaggio, attrice nota al grande pubblico per tv e film negli anni ’70 e ’80. Qui firma uno spettacolo, condividen­do la scena con Pino Quartullo. Un percorso che, tra parole, danza (le coreografi­e ‘Movin’Beat’ di Antonella Perazzo) musica e video, racconta le donne vittime di violenza. In ricordo delle quali saranno sistemate sul palco coppie di scarpe color sangue. «Dedico questo spettacolo a Dianora Alvarez de Toledo - dice - che fu moglie uccisa dal marito Pietro de Medici nella villa di Cafaggiolo in Toscana. Lei, che viveva a Napoli, è la trisavola della mamma di mio papà, quindi di mia nonna e attraverso di lei ho anche capito il mio strano legame tra Napoli, Toscana e Spagna». Seguirà un incontro moderato da Adriana Pannitteri, con la senatrice Valeria Valente, Elisabetta Garzo, Maurizio de Giovanni, Virginia Ciaravolo e Donatella Gimigliano.

Ho ucciso i Beatles

È uno spettacolo di Stefano Valanzuolo, con la cantante inglese Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet, che debutterà al Duomo di Salerno alle 21. Un atto unico per voce e quartetto d’archi, che ripropone le canzoni dei ‘fab four’ riarrangia­te da Antonio Di Francia e accompagna­te dalle parole dell’attore Paolo Cresta. «Se qualcuno - racconta l’autore - avesse chiesto a Mark David Chapman, il killer di John Lennon, chi erano i Beatles avrebbe finito col paragonare la sua vittima al Giovane Holden. Quando fu arrestato, aveva tra le mani il libro di Salinger».

Domani

«Nella solitudine dei campi di cotone» è uno dei testi più celebri di Bernard-Marie Koltès, autore francese scomparso nel 1989. L’edizione che debutta domani alle 21 e alle 23.30, nel Cortile di Palazzo Reale, è diretta da Andrea De Rosa. «Durante la quarantena – spiega – ho pensato spesso ai teatri vuoti. Ho immaginato così il luogo dove si svolge questa pièce, il personaggi­o del “venditore” è un’attrice dimenticat­a su un palcosceni­co e il “cliente” un uomo che viene da fuori». In scena Federica Rosellini e Lino Musella.

Settimo Senso

A Capodimont­e, domani alle 21 in una prova aperta e con repliche martedì e mercoledì, versione scenica di Nadia Baldi del racconto di Ruggero Cappuccio. Al centro un dialogo fra uno scrittore e una donna, che si rivelerà Moana Pozzi, che dopo l’iniziale straniamen­to dell’uomo inizierà a parlargli enunciando la sua idea di pornografi­a, con affermazio­ni contro il potere.

Asterione

Nel giardino Romantico di Palazzo Reale, alle 21 e alle 22.30, andrà in scena infine uno spettacolo scritto e diretto da Daniele Sannino, una riscrittur­a del mito greco che parte dal Minotauro, si analizza indaga il modo in cui si vive la propria storia personale.

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Nella prima foto in alto «Scarpe rosse» kermesse della sezione Progetti Speciali, stasera alle 21 a Palazzo Reale Poi, sotto, «Ho ucciso i Beatles» di Stefano Valanzuolo, con Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet, al Duomo di Salerno alle 21
Scene Nella prima foto in alto «Scarpe rosse» kermesse della sezione Progetti Speciali, stasera alle 21 a Palazzo Reale Poi, sotto, «Ho ucciso i Beatles» di Stefano Valanzuolo, con Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet, al Duomo di Salerno alle 21
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