Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Paese che vai a visitare, gastro-souvenir che porti
Al primo posto tra le regioni per biodiversità, la Campania è ricca di specialità da gustare a casa
Iraffinati gastronomi lo sanno: le specialità più rare non arrivano con Amazon. Sembra impossibile pensare che nell’era della globalizzazione ci si debba spostare fisicamente per scoprire tesori gastronomici deliveryfree ma le scoperte saranno sorprendenti e, soprattutto in certi territori, valgono il viaggio che svelerà l’essenza del posto e le tipicità più nascoste da assaggiare, scegliere e portarsi a casa come gastro-souvenir o regali preziosi.
Si parte dal prodotto per risalire alle materie prime, ascoltando l’artigiano-contadino che lo ha creato. La Campania Felix è sicuramente la meta di punta per il turismo gastronomico; dal 20 febbraio conta 21 nuove specialità che si aggiungono all’elenco dei Pat - Prodotti Agroalimentari
Tradizionali (in totale 552), al primo posto fra le regioni italiane per biodiversità. I Pat sono stati dichiarati “espressione del patrimonio culturale italiano” e assieme alle 4 Docg, 15 Dop e 10 Igp, costituiscono un tesoro culturale ed economico unico. Tra le 21 news entry scopriamo il liquore Laurino del Casertano, il Capicollo di Zungoli, l’olio extravergine Ortece di Pontelandolfo, il tartufo di Ceppaloni, lo zafferano, la ricotta di Carmasciano ed il limone dei Campi Flegrei.
Solo la nuova lista basterebbe per organizzare più percorsi di viaggio ma poi ci sono i classici da provare almeno una volta come U’ fusillu prodotto a Felitto, in provincia di Salerno, una sorta di bucatino che si prepara a mano usando un ferro sottilissimo a 4 facce. Le origini risalgono al XVI secolo quando, durante un assedio che durava da oltre 10 giorni, le donne idearono i fusilli con ciò che avevano a disposizione. Sempre nel Cilento, ricchissimo di golosità, bisogna assaggiare l’originale Cacioricotta caprino da latte fresco, di gusto e sapore più intenso quanto maggiore è il periodo di stagionatura.
Nell’Avellinese troviamo un altro prodotto che si discosta completamente dalle produzioni industriali: l’amaretto di Caposele. Un biscotto grosso di forma rotonda e colorazione scura, più sottile ai bordi, dal caratteristico sapore di nocciole tostate esclusivamente locali (varietà San Giovanni e Mortarella) a cui vengono aggiunti solo zucchero e uova.
A Napoli bisogna assolutamente acquistare i taralli artigianali ‘nzogna e pepe (sugna e pepe) e a Castellammare i tipici biscotti fatti con ingredienti di prima qualità da comprare sul posto da piccoli produttori.
Ma organizzare un tourgourmet in Campania può anche essere l’occasione per approfondire la conoscenza di prodotti noti, dati per scontati che sul posto svelano tutt’altro, come la Mozzarella di bufala campana Dop. Da provare nei caseifici del Salernitano e Casertano per scoprire il gusto
Marchi di garanzia Quattro Docg, 15 Dop e 10 Igp, costituiscono un tesoro culturale ed economico unico
e la consistenza di un prodotto inimitabile. La si può abbinare ad una delle undici tipologie di pane certificato: quello di Villaricca cotto a legna, ad esempio, a cui aggiungere qualche pomodorino del piennolo del Vesuvio Dop e abbinare ad un bicchiere di Gragnano - Penisola Sorrentina Doc – fresco, per gustarsi a casa a marenna, la massima espressione della cultura gastronomica pop campana.