Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Whirlpool, oggi sit-in al Consolato americano «Ottobre è vicino il Governo si muova»
al ministero dello Sviluppo economico con tutte le parti in causa. Oggi invece i lavoratori campani, lombardi, marchigiani e toscani manifesteranno insieme per difendere il diritto al lavoro e sarà anche presente una delegazione della Embraco di Torino, già colpita da una decisione analoga di chiusura. Parteciperanno delegazioni di molte aziende della provincia di Napoli, non solo per esprimere la loro solidarietà, ma per la consapevolezza del valore simbolico. «Un atto molto forte — dice Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm — sono già arrivate in città delegazioni degli stabilimenti di tutta Italia che prenderanno parte alla manifestazione davanti al consolato Usa». «La nostra richiesta è che la multinazionale rispetto gli accordi del 2018 — aggiunge Ficco — un piano industriale non solo per Napoli, ma per tutti gli stabilimenti. Il Governo deve impegnarsi ma senza fantasiosi piani di reindustrializzazione. Se la multinazionale invece preserva il Governo deve colpire molto duramente». Per Barbara Tibaldi, segreteria nazionale FiomCgil, «deve esserci una soluzione credibile per tutto il gruppo e per tutti gli stabilimenti. A ottobre non si può chiudere, non si chiude». «L’unica nostra forza è la compattezza dei lavoratori, non solo di Napoli, ma di tutta Italia – prosegue la segretaria Fiom — è una compattezza che ha portato all’unità sindacale, a una sovraesposizione mediatica anche grazie alla copertura da parte dei media, a una sovraesposizione del Governo. Siamo convinti che Whirlpool si stia disimpegnando, Napoli è solo l’inizio». «La strada esiste per far rispettare quell’accordo – sottolinea ancora Alessandra Damiani, segreteria nazionale Fim — ma se giochiamo tutti la stessa partita, quantomeno se sindacati e il Governo hanno obiettivi comuni». «Un obiettivo comune che fino a gennaio c’era – continua Damiani — poi la posizione del Governo poi si è spostato verso l’idea di una reindustrializzazione. Il coinvolgimento di Invitalia può essere una soluzione ad oggi non abbiamo nemmeno questa possibilità di capire, Invitalia ha iniziato muoversi a gennaio, ma non si può arrivare al 31 luglio con contenuti molto vaghi».