Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scuola di ballo Corsi ancora fermi Rabbia dei genitori
Fondazione Vodafone, in collaborazione con Cadmi-Casa delle donne maltrattate e polizia di Stato, lancia
Bright Sky, un’app mobile che fornisce risorse, supporto e strumenti concreti alle donne che subiscono violenza domestica e maltrattamenti. L’app, scaricabile gratuitamente, può essere utilizzata anche da parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini a donne maltrattate. In Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una violenza fisica o sessuale (fonte Istat). Il fenomeno della violenza di genere e domestica si è ulteriormente aggravato durante il lockdown, registrando un aumento delle richieste di aiuto ai centri antiviolenza (incrementate di quasi l’80% rispetto al 2018). «La violenza di genere — dichiara Marinella Soldi, presidente di Fondazione Vodafone Italia — rappresenta una delle massime urgenze in Italia.
Bright Sky offrirà alla comunità un sostegno concreto, sfruttando le potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia». l’altro siamo una delle poche accademie in Europa che è ospitata all’interno del teatro e questo, che è certamente un fatto positivo, in una situazione particolare quale è quella che tutti stiamo vivendo non aiuta — e per questo ho anche avanzato alcune proposte alternative. Finora, però, non ho avuto riscontri. Se dipendesse da me, sistemerei anche una pedana nei giardini di Palazzo Reale pur di ricominciare e dare un segnale agli allievi ed alle loro famiglie».
Il blocco totale delle attività pesa anche perché, come racconta il direttore, questo è pure il periodo nel quale i futuri nuovi iscritti prendono contatto con l’Accademia per le audizioni e le selezioni. «Sto ricevendo telefonate — racconta Fournial — da ogni parte d’Italia. Purtroppo non ho modo di dare risposte precise perché al momento non siamo in condizione di programmare audizioni. I problemi ci sono, non lo nego, ma dico anche che dobbiamo sforzarci tutti di risolverli». La palla è nelle mani del nuovo sovrintendente Stephane Lissner, che dovrà valutare, in accordo con i soci della Fondazione, se davvero l’Accademia di ballo del San Carlo possa permettersi di restare completamente ferma fino al 30 settembre o se ci siano i margini, magari valutando qualcuna delle proposte del direttore, per ripartire prima, sia pure con cautela e prudenza.