Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sfida a due, già oggi il nome del nuovo rettore
Affluenza record alle urne Oggi il nuovo rettore
Dopo le prime due giornate di voto, i numeri confermano ciò che il clima in Ateneo aveva già fatto intuire, cioè che la sfida tra Luigi Califano e Matteo Lorito per l’elezione del nuovo rettore della Federico II è quanto mai «sentita». Alla chiusura delle operazioni, ieri pomeriggio alle urne erano andati 2.434 su 2.631 aventi diritto.
È pari al 93 per cento del corpo elettorale formato non solo da ordinari, associati e ricercatori, ma anche dai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e degli studenti. In realtà in occasione dell’ultimo grande duello per il rettorato, quello vinto da Guido Trombetti su Luigi Labruna nel 2001, pure la partecipazione era stata considerevole. Alla fine i votanti raggiunsero il 94 per cento (andarono alle urne 1.745 aventi diritto su 1.840): questa volta, però, a causa delle precauzioni antiCovid, la votazione non è su due soli giorni ma prosegue domattina, quindi la percentuale è destinata a salire ulteriormente. In ogni caso, la lunghezza delle file di professori e impiegati in attesa di compilare la scheda rende chiaro al primo sguardo l’interesse dell’elettorato. È vero che le sedi di voto questa volta sono soltanto quattro e tutte nello storico palazzo del corso Umberto, ma proprio nessuno sembra essersi fatto scoraggiare dalla minaccia del virus. Le urne saranno chiuse alle 14. Poi da ogni singolo seggio le schede saranno portate nell’aula De Sanctis, dove tradizionalmente si effettua lo spoglio. Ma non ci saranno feste: l’ingresso sarà consentito soltanto ai componenti della commissione elettorale che effettueranno lo scrutinio sotto la presidenza del decano Angelo Alvino e al personale tecnico-amministrativo di supporto. Gli sfidanti Califano e Lorito potranno assistere, ma accompagnati da non più di tre colleghi ciascuno.
I dati dei primi due giorni di voto, diversamente da quanto l’evidente spaccatura del corpo docente aveva fatto finora ipotizzare, inducono a pensare che il nome del nuovo rettore si conoscerà già oggi pomeriggio. Soltanto nel caso di un’enorme e inverosimile quantità di schede nulle o di una ancor più improbabile parità, infatti, nessuno dei due raggiungerebbe la metà dei voti più uno che servono per vincere. Alla fine della sfida, i verbali saranno trasmessi al ministero. E da Roma, dopo le rituali verifiche, arriverà poi il decreto di nomina. A quel punto, come ha annunciato, Arturo De Vivo, subentrato quando Gaetano Manfredi è stato nominato ministro, lascerà la carica al nuovo rettore.