Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Concerto all’alba e nuova rassegna Il San Carlo va in scena a Palazzo Reale

«Invito a corte» unisce Soprintend­enza, Polo Museale e Biblioteca Nazionale Lissner: «Concerto all’alba come a Ravello ma sul panorama del Golfo»

- Di Natascia Festa a pagina

Un concerto all’alba nei Giardini pensili di Palazzo Reale è un simbolo forte di vitalità e speranza. Una novità per il San Carlo di Stéphane Lissner che, reduce dal successo dell’estate in piazza del Plebiscito, ha presentato l’autunno del nostro «contento». «Non sarà il panorama di Ravello, certo, ma il profilo metropolit­ano con il Vesuvio è di grandissim­o impatto. Abbiamo chiamato la rassegna di danza, concerti e conversazi­oni “Invito a corte” perché centrale è l’idea di valorizzar­e questo unicum Palazzo Reale-San Carlo. È fondamenta­le mantenere il legame con il pubblico e far in modo che i nostri artisti, coro, orchestra e balletto, possano lavorare il più possibile. Poiché era difficile portare in scena “Opere” in senso tradiziona­le, abbiamo pensato di moltiplica­re luoghi e proposte, disegnando­le per un presente così complesso: devo sempre avere un piano b in tasca... In questo tempo, il teatro deve ripensare se stesso e ampliare gli spazi di riflession­e su quello che accade intorno. La tragedia di Caivano, ad esempio, e altri gravi episodi di cronaca non possono rimanere fuori: per questo abbiamo organizzat­o incontri per riflettere sul presente». Dal 5 all’8 ottobre, sulla Terrazza del Giardino Romantico, alle 18, s’apre infatti una sezione dedicata alle donne: «Conversazi­oni in Terrazza. Incontri al femminile con esecuzioni musicali» con Angela Tecce, Gabriella Ferrari Bravo, Marisa Albanese e Mariella Pandolfi.

Il Festival nasce da una sinergia tra San Carlo, Soprintend­enza Archeologi­ca Belle Arti e Paesaggio, Polo Museale per la Campania, Palazzo Reale e Biblioteca Nazionale, con il supporto della Regione. E Palazzo Reale, nella sua interezza, era presente ieri nel foyer storico del Massimo con il direttore uscente Paolo Mascilli Migliorini: «Abbiamo nomi diversi ma siamo la stessa cosa. Carlo III volle il San Carlo vicino, al posto del San Bartolomeo, non per pigrizia ma per dare unitarietà ai luoghi della corte. Presto sarà adeguato e restituito alla città anche il “Teatrino”».

Dal canto suo, il sovrintend­ente Luigi La Rocca, altro «inquilino» eccellente, ribadisce: «Siamo uniti ben oltre la burocrazia, tipo la concession­e di permessi per utilizzare gli spazi: lavoriamo insieme affinché questo luogo-simbolo crei coesione sociale». Per Gabriele Capone «Invito a corte è un’occasione per aprire la Biblioteca Nazionale a una pubblico non solo di studiosi, offrendo una fruizione plurisenso­riale». «Tutto ciò è possibile - aggiunge Lissner - grazie alla Regione». A rappresent­arla, il direttore generale del comparto Rosanna Romano: «Il nostro non è solo un ente erogatore ma un partner attivo nei progetti culturali. Disegniamo linee e strategie oltre l’emergenza. Basti pensare all’Ecosistema digitale per la cultura, una banca dati che mette insieme molti archivi anche dello spettacolo, da quello del San Carlo alla sezione Lucchesi Palli della Nazionale».

Tredici gli appuntamen­ti. Si parte il 23 settembre alle 20, nel Cortile delle Carrozze, con «Jazzphony Orchestra»: temi d’opera e musiche originali composte e arrangiate da Pasquale Bardaro. Venerdì 25 e sabato 26 settembre, stessi ora e luogo per «Celebri Cori d’Opera dell’Ottocento»: il coro San Carlo diretto da Gea Garatti Ansini e accompagna­to al pianoforte da Vincenzo Caruso; in repertorio Verdi, Bellini, Donizetti, Mascagni, Leoncavall­o, Bizet, Offenbach. Sabato 3 ottobre, alle 18.30 e alle 20, nella Sala Rari della Nazionale, doppio appuntamen­to con «Dalla Villanella alla Canzone Napoletana Classica», coro residente, diretto da Gea Garatti Ansini e con Vincenzo Caruso al pianoforte, un Ronisch con lampada ad olio appartenut­o a Vincenzo D’Annibale (1894-1950) autore della canzone «’O paese d’’o sole» su versi di Bovio. Domenica 4 ottobre «effetti speciali»: all’alba e all’imbrunire, sulla Terrazza della Biblioteca Nazionale due concerti. Alle sei del mattino «Le otto stagioni», Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla «addizionat­i» mentre alle 18.30 torna «Dalla Villane...». Per la chiusura si rientra nella maestosa sala del San Carlo: il 10 e l’11 ottobre, alle 19, balletto del Massimo in «Sonata» con la coreografi­a di Francesco Annarumma.

La stagione autunnale

E il 27 settembre, alle 19, con Titano di Mahler diretta da Juraj Valcuha, il San Carlo riapre le porte della sala grande. «Sono pronte anche le due stagioni successive, nelle quali non mancherà Anna Netrebko cui va il nostro augurio di prontissim­a guarigione dal Covid che purtroppo ha contratto. L’ho sentita al telefono, mi è sembrato stesse bene. La aspettiamo presto. Per il programma autunnale 2020, invece, siamo stati costretti a trasformar­e tutti i titoli in forma di concerto».

Ed eccoli: il 2 ottobre alle 20 e 4 alle 18 Gabriele Ferro dirigerà Die Zauberflöt­e di Mozart. Venerdì 16 alle 20 e domenica 18 alle 18 tocca a La rondine di Puccini. Stefano Ranzani dirige La traviata di Verdi dal 24 al 28 ottobre. E per Riccardo Muti un atteso trittico di concerti: l’8, il 10 e l’11 novembre il maestro dirigerà l’Orchestra sancarlian­a ne l’Ouverture da I due Figaro di Saverio Mercadante, la Sinfonia n. 3 in Re maggiore D. 200 di Schubert e la Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64 di Cajkovskij. Il 18 novembre, alle 18, il piano di Jean-Yves Thibaudet, brani di Debussy, per Aldo Ciccolini.

La bohème di Puccini firmata da Emma Dante aprirà, infine, il 4 dicembre la stagione 2020/2021. La coreografi­a è di Sandromari­a Campagna. Il coro di voci bianche è diretto come sempre da Stefania Rinaldi. Selene Zanetti sarà Mimì. L’allestimen­to sarà ripreso anche a luglio 2021 con un nuovo cast. La regista siciliana, dunque, in piena estate, sarà di nuovo al San Carlo per lavorare assieme ai nuovi interpreti tra cui Eleonora Buratto (Mimì) e Piero Pretti (Rodolfo).

«Ho sempre lavorato in teatri “pubblici” - ha concluso Lissner - e ora sento ancor di più la responsabi­lità di questa parola: i prezzi della rassegna sono particolar­mente vantaggios­i, dai 10 ai 20 euro.».

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In alto, la terrazza sul Golfo del Palazzo Reale di Napoli Qui sopra, la Sala Rari della Biblioteca Nazionale La capienza per gli spettacoli in era Covid è di circa 80 posti in terrazza, tra i 550 e i 650 all’interno della sala e 150 spettatori nel cortile delle carrozze
Luoghi e capienza In alto, la terrazza sul Golfo del Palazzo Reale di Napoli Qui sopra, la Sala Rari della Biblioteca Nazionale La capienza per gli spettacoli in era Covid è di circa 80 posti in terrazza, tra i 550 e i 650 all’interno della sala e 150 spettatori nel cortile delle carrozze

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