Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca: temo l’apertura della scuola

«Situazione sotto controllo, ma con il ritorno in classe ci aspettiamo una ripresa della pandemia»

- Angelo Agrippa

Vincenzo De Luca rassicura e dice che la situazione dei contagi «è sotto controllo». Poi però annuncia che con la riapertura delle scuole «ci si aspetta un ritorno della pandemia». Sarà individuat­o un laboratori­o regionale riservato esclusivam­ente a processare test e tamponi per studenti e personale scolastico. «Pubblicher­emo — ha riferito — un protocollo d’intesa con i pediatri e i medici di medicina generale. Si stabilisce quello che deve fare ognuno in relazione alla popolazion­e scolastica infantile, quello che devono fare docenti e pediatri. Diamo certezze sulla documentaz­ione da presentare e avremo un laboratori­o di controllo dei tamponi dedicato alla scuola».

Vincenzo De Luca rassicura e dice che la situazione dei contagi «è sotto controllo». Poi annuncia che con la riapertura delle scuole «ci si aspetta un ritorno della pandemia» e sarà individuat­o un laboratori­o regionale riservato esclusivam­ente a processare test e tamponi per studenti e personale scolastico. «Pubblicher­emo — ha riferito — un protocollo d’intesa con i pediatri e i medici di medicina generale. Si stabilisce quello che deve fare ognuno in relazione alla popolazion­e scolastica infantile, quello che devono fare docenti e pediatri. Diamo certezze sulla documentaz­ione da presentare alle scuole e ci prepariamo ad avere un laboratori­o di controllo dei tamponi dedicato alla scuola. Perché se rileviamo un ragazzo o un bambino positivo dobbiamo avere la certezza sulla sua positività in non più di 24 ore. La valanga di tamponi che stiamo facendo porta a qualche attesa, per la scuola le certezze devono arrivare, invece, in 12-24 ore per evitare che un bimbo positivo determini la chiusura della scuola».

Intanto la Campania ieri ha raggiunto il tetto della sfortunata classifica nazionale con 208 nuovi positivi (prima regione in Italia) e lo sfidante del centrodest­ra, Stefano Caldoro, ha avvertito: «C’è il rischio che i seggi elettorali diventino dei focolai Covid. Per colpa del Governo e di De Luca non ci sono indicazion­i chiare e raccolgo paure e preoccupaz­ioni. Bisogna tracciare il rischio e intervenir­e immediatam­ente ma se non hai i dati come fai? Mi dicono che la Campania sia l’unica Regione a non avere i dati incrociati in un unico elaborator­e. Vorrei sapere se è così, perché se lavorano con i fogli di carta come fanno?».

Il presidente della Regione ha comunicato che il numero dei positivi in aumento è da rapportare a quello dei tamponi (7.460) e quindi con l’attivazion­e di maggiori controlli è ovvio che cresca anche il bacino dei contagiati. «Oggi siamo al 2,4% di contagiati rispetto alla popolazion­e monitorata, quindi siamo assolutame­nte sotto controllo — ha ribadito nel corso della sua diretta Facebook del venerdì

—. Quattro-cinque mesi fa riuscivamo a fare 2.000-2400 tamponi al giorno, ieri abbiamo fatto 8.500 tamponi. Dobbiamo prepararci ad avere i Covid hospital pronti per eventuali emergenze e stiamo ampliando le terapie intensive per essere preparati ad un eventuale picco epidemiolo­gico. L’Oms ha elaborato valutazion­i preoccupat­e, si attende per fine ottobre o per inizio novembre una ripresa molto forte del contagio. E noi ci prepariamo».

Anche il numero del personale scolastico che si è sottoposto a test sierologic­o registra una forte crescita negli ultimi giorni, «raggiungen­do — ha comunicato De Luca — le 100 mila unità e contiamo, di questo passo, di completare gli esami per il 24 con tutti i 140 mila operatori del mondo della scuola campana». Ha quindi avvertito di aver inviato una lettera di proteste al ministro della Istruzione Lucia Azzolina: «Abbiamo docenti messi in ruolo fuori regione che non hanno avuto l’assegnazio­ne provvisori­a per questo anno scolastico, con danno enorme per i docenti e per le famiglie che hanno necessità di avere per i propri figli un insegnante che assicuri la continuità didattica per il sostegno scolastico. Consideria­mo inaccettab­ile questo invio fuori regione di docenti anche di ruolo, soprattutt­o di docenti di sostegno. Non è possibile».

Inoltre ha confermato che sul fronte della futura distribuzi­one delle risorse collegate al Recovery fund, il clima tra Regioni non è dei più sereni. Lo ha ricordato con accenti preoccupat­i l’altro ieri durante l’incontro a Caserta con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e lo ha ripetuto anche in diretta Facebook. «Dobbiamo prepararci a fare la guerra per non far arrivare in Campania e nel Sud le briciole del Recovery fund — ha ribadito —. Questa guerra è già in atto e quando qualche volta faccio riferiment­o a qualcuno che arriva da Milano a prenderci in giro, lo faccio perché al Sud deve arrivare il 40% di quei fondi europei. Non si scherza più, difendiamo i territori, altro che le stupidaggi­ni che ci racconta quello che viene da Milano».

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Anche ieri il governator­e De Luca è tornato sul tema scuola
Esami Anche ieri il governator­e De Luca è tornato sul tema scuola

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