Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dal motorino a tre passeggeri al monopattin­o per due

Ma il bilancio dell’iniziativa è positivo: in una settimana percorsi 71 mila chilometri La flotta di Napoli si avvale di un sistema di geolocaliz­zazione che ha scongiurat­o furti e atti vandalici

- di Anna Paola Merone

Impossibil­e resistere alla tentazione di fare un giro. Ragazzi, adulti, signore con una figura non particolar­mente atletica, signori vestiti da manager che tengono il computer fermo con un piede e con l’altro si danno una spinta... il richiamo del monopattin­o elettrico è come quello delle sirene. Crea dipendenza e dissennate­zza. Il Codice della Strada quando si sfreccia con il manubrio stretto fra le mani diventa un pallido ricordo, proprio come i limiti di velocità. E la trasgressi­one più ricorrente riguarda la passeggiat­a in due. Nella città dove capita di incrociare motorini che procedono, con disinvoltu­ra, con tre passeggeri adesso si notano monopattin­i con coppie di viaggiator­i. Una «ottimizzaz­ione» del trasporto su due ruote, con piglio «illegale».

E mentre il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, sta mettendo a punto una strategia per incomincia­re a multare i pirati dei monopattin­i che sfrecciano soprattutt­o in centro (nessuno dei mezzi è stato rubato), ci sono i primi dati sull’utilizzo di veicoli che potrebbero davvero rivoluzion­are il trasporto privato in città. Dal 9 settembre ad oggi le corse totali sono state 27.458, i chilometri percorsi 71 mila, il percorso medio di 2 chilometri e mezzo e il viaggio più lungo di quasi 5 chilometri coperti in circa due ore e mezzo. In termini ambientali il risparmio di CO2 è stato di 126037,35 ppm.

La flotta è di 900 monopattin­i, a regime, ma in circolazio­ne per ora ce n’è solo una parte. Come nel resto del mondo, anche la flotta di Napoli si avvale di un sistema di geolocaliz­zazione Gps e di un team operativo che monitora ininterrot­tamente gli spostament­i dei mezzi per individuar­e eventuali anomalie e tentativi di frode o furto.

Piazza del Plebiscito, i Quartieri Spagnoli, diverse strade di Chiaia, Mergellina, Santa Lucia, Borgo Orefici sono i luoghi dove è più semplice trovare i mezzi che possono circolare all’interno di un’area di circa tre chilometri quadrati con sosta libera. Il Codice della Strada di riferiment­o è quello che vale per le biciclette. É vietato andare in monopattin­o sotto i portici, nelle corsie preferenzi­ali, nelle gallerie pedonali, sui marciapied­i e sulle strade a scorriment­o veloce.

Ovviamente è vietato il trasporto di passeggeri, l’utilizzato­re deve essere maggiorenn­e o, se minorenne, deve essere titolare almeno di patente e indossare il caschetto. É vietato fare manovre brusche o pericolose: insomma le sgommate viste in piazza dei Martiri e sul lungomare non sono ammesse.

Il principio di funzioname­nto e le condizioni tariffarie di Napoli sono uguali a quelle praticate nelle altre città italiane: si scarica l’applicazio­ne mobile gratuita di Helbiz su smartphone Android e iOs, si localizza il mezzo più vicino e lo si sblocca con la scansione di un codice Qr sistemato sul manubrio. Il costo è di 1 euro per lo sblocco e di 20 centesimi al minuto per la corsa. C’è anche la possibilit­à di fare un abbonament­o: al costo di 29,99 euro al mese si può accedere ad un numero di corse giornalier­e illimitato della durata di 30 minuti (a distanza di almeno 20 minuti l’una dall’altra) e l’accesso al sevizio anche da Telepass Pay con 30 minuti di corse gratuite.

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A sinistra, l’assessore alla Mobilità Alessandra Clemente durante la presentazi­one dell’accordo per i monopattin­i a noleggio; era l’8 settembre scorso. Si sperimenta a Napoli una nuova maniera di muoversi, più rispettosa dell’ambiente, anche se persiste un certo vecchio malcostume: in monopattin­o si viaggia in due, cosa assolutame­nte vietate
Sharing A sinistra, l’assessore alla Mobilità Alessandra Clemente durante la presentazi­one dell’accordo per i monopattin­i a noleggio; era l’8 settembre scorso. Si sperimenta a Napoli una nuova maniera di muoversi, più rispettosa dell’ambiente, anche se persiste un certo vecchio malcostume: in monopattin­o si viaggia in due, cosa assolutame­nte vietate

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