Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Si riaprono i giochi per un posto in giunta Gli assessori a rischio e la nuova «squadra»
Palmeri al palo, nel Pd si spinge per Casillo e Mancuso
NAPOLI Dopo essersi aggiudicato il superbowl elettorale, Vincenzo De Luca si è rimesso al lavoro, incontrando prima i rappresentanti del mondo agricolo e poi i direttori generali della sanità per affrontare la ripresa delle attività scolastiche. Intanto, riflette sulla nuova fisionomia da assegnare alla sua squadra di governo e, in particolare, alla struttura tecnica.
Dei tre assessori regionali che si sono cimentati nella sfida elettorale, hanno conquistato il seggio sia Lucia Fortini, responsabile della Istruzione, sia Corrado Matera, delegato al Turismo, che ora entreranno in consiglio regionale rispettivamente in rappresentanza delle liste De Luca Presidente e Fare Democratico. Mentre il terzo assessore in pista, Sonia Palmeri, delegata al Lavoro, è giunta seconda nella lista collegata sempre a De Luca, nella circoscrizione casertana, ma dopo il consigliere uscente Giovanni Zannini, il quale, con il suo exploit da oltre 21 mila preferenze, ora esigerà riconoscimenti per il pesante contributo offerto alla causa. Non sarà l’unico, Zannini, poiché anche il recordman Mario Casillo (41 mila preferenze) ora scalpita e fa sapere di non volere attendere altri cinque anni per toccare palla. Il Pd riscalda i muscoli, come ha fatto capire il segretario provinciale Marco Sarracino in conferenza stampa. Ed un altro pronto ai nastri di partenza potrebbe essere il presidente dei dem napoletani, l’ex pm Paolo Mancuso, al quale non dispiacerebbe prendere il posto che fu dell’ex collega, ora parlamentare a Bruxelles, Franco Roberti.
De Luca, ovviamente, sa bene che la tentazione di tirare il filo della pullover, in queste circostanze, potrebbe soltanto gonfiare il gomitolo di tensioni interne alla maggioranza. Ma è ben convinto che un tagliando vada fatto, anche perché dopo cinque anni di conduzione solipsista — tollerata molto poco, come documentato dalla insidiosa fronda organizzata contro di lui prima della pandemia — ora qualcosa andrà pur concesso. Del resto, non ha più giustificazioni da opporre ai reclami della sua multietnica maggioranza: il tempo per esplorare a fondo la macchina amministrativa e di impadronirsi dei suoi meccanismi o di collaudare la fedele efficienza della catena di comando a sviluppo verticale è abbondantemente trascorso. E tutto si può dire tranne che il presidente della giunta rieletto «per volontà di popolo» non sia diventato sovranamente esperto di esoteriche pratiche regionali. Ma allora come sarà la nuova giunta? L’idea — riferiscono a Santa Lucia — è quella di preservare nei loro ruoli i cosiddetti assessori tecnici. Giù le mani, quindi, dall’assessore al Bilancio Ettore Cinque, il docente di Economia aziendale già apprezzato collaboratore dell’ex governatore Caldoro, che si è guadagnato la piena fiducia di De Luca nella complessa e paziente interlocuzione con il Mef per l’uscita dal commissariamento della sanità campana. Un po’ meno sicuro, invece, è l’assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo, il quale dal masterplan del Litorale domizio alle dieci idee progettuali più una per Napoli, è come se detenesse in comodato il core business della propaganda deluchiana: tutto ciò che ruota intorno all’idea romantica (e non solo) delle trasformazioni urbane generate dalle intuizioni delle più famose archistar. Così Valeria Fascione, defilata assessore all’Innovazione, che invece potrebbe rimanere al suo posto. Sicuramente, il presidente non ha alcuna intenzione di mollare la sanità, soprattutto dopo l’uscita dal commissariamento. Ma potrebbe cedere la delega all’Agricoltura, magari, alla luce del buon risultato ottenuto da Italia viva, e trasformare l’ingaggio del suo consigliere delegato, l’ex europarlamentare Nicola Caputo e referente di Renzi in Campania, in assessorato.
Ma è il cuore della macchina tecnico-organizzativa ad essere al centro dei pensieri del governatore, dopo aver perso il capo di gabinetto, Sergio de Felice, presidente di sezione del Consiglio di Stato, il capo dell’ufficio legislativo, il docente della Luiss Pier Luigi Petrillo, e il capo della sua segreteria, Nello Mastursi. In forte ascesa, nelle quotazioni, è Maria Grazia Falciatore, già capo di gabinetto con Bassolino e ora in corsa per esercitare lo stesso ruolo. Per gli altri incarichi, infine, sono aperte le selezioni. E non si escludono sorprendenti ritorni.