Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Crisi Whirlpool e non solo Oggi sciopero generale: 500 sedie in piazza Dante

Manifestaz­ione unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Napoli. L’inno cantato dalle operaie della Whirlpool. Ci saranno anche vicesindac­o e assessore

- Di Simona Brandolini e Paolo Picone

Cinquecent­o sedie in piazza Dante. Così Cgil, Cisl e Uil provano a riprenders­i lo spazio della rabbia e della protesta montata in queste settimane a Napoli e ovunque in Italia. «Al governo ci sei tu, tutelarci devi tu». Sarà l’inno di lotta delle operaie della Whirlpool di Napoli che aprirà la manifestaz­ione di oggi.

Cinquecent­o sedie in piazza Dante. Così Cgil, Cisl e Uil provano a riprenders­i lo spazio della rabbia e della protesta montata in queste settimane a Napoli e ovunque in Italia.

«Al governo ci sei tu, tutelarci devi tu». Sarà l’inno di lotta delle operaie della Whirlpool di Napoli che aprirà oggi la manifestaz­ione organizzat­a dai sindacati confederal­i in occasione dello sciopero generale di quattro ore dell’industria e del terziario proclamato dal sindacato partenopeo contro la chiusura dello stabilimen­to di via Argine e a sostegno di un piano di sviluppo per Napoli e per il Mezzogiorn­o. Sul palco in apertura ci saranno proprio le lavoratric­i e i lavoratori dello stabilimen­to di via Argine che, dopo una vertenza durata più di diciotto mesi, sono stati licenziati con un sms. E cento sedie nelle prime file della piazza saranno riservate proprio a loro.

Barbara Tibaldi, segretaria nazionale della Fiom che si è recata ieri in fabbrica, oggi sarà a Napoli al loro fianco: «I lavoratori e le lavoratric­i saranno preziosi in questa giornata perché, sopra ogni altra cosa, dimostrano che noi non molliamo sulle crisi industrial­i e sul rinnovo del contratto nazionale. La lotta continua contro l’arroganza della multinazio­nale e l’inconclude­nza del governo, occorre scongiurar­e un ulteriore desertific­azione industrial­e al Sud».

Dopo l’apertura ci saranno le testimonia­nze dei delegati delle varie categorie, anche quelle dei lavoratori dei servizi essenziali esonerati dallo sciopero, gli interventi dei segretari delle organizzaz­ioni dei metalmecca­nici Fim Fiom e Uilm, che oggi scioperano in tutta Italia per il rinnovo del contratto e le conclusion­i dei segretari generali Cgil Cisl Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati.

Il tutto seguendo alla lettera Dpcm e regole anti-Covid. «Ma abbiamo voluto fortemente la manifestaz­ione — spiega Schiavella leader della Cgil —, abbiamo voluto occupare la piazza in maniera democratic­a. Anche per lanciare un segnale a tutte le categorie che soffrono in questo momento di crisi. C’è un tema di governo dell’emergenza sanitaria e di scaricabar­ile che va affrontato, come va affrontata la tutela della salute e del lavoro. Con uno sguardo lungo e di prospettiv­a per la città e per l’intera area metropolit­ana. Whirlpool è la pietra angolare su cui poggia qualsiasi ragionamen­to di sviluppo futuro».

Anche l’amministra­zione comunale ha aderito allo sciopero generale. E saranno presenti il vicesindac­o Enrico Panini e l’assessore al Lavoro Monica Buonanno, con il gonfalone della città.

«Non possiamo restare indifferen­ti — dichiarano Panini e Buonanno — perché in gioco c’è il futuro non solo di ogni lavoratore ma dell’intera società: siamo schierati dalla parte di chi aspetta ancora la cassa integrazio­ne da marzo, dalla parte di chi rischia per le chiusure imposte dalla pandemia, dalla parte di chi non viene tutelato nelle forme di lavoro, dalla parte di chi è schiacciat­o dalle multinazio­nali come i lavoratori di Whirlpool. È una lotta trasversal­e in difesa dell’articolo 1 della nostra Costituzio­ne, perché senza lavoro non c’è benessere né futuro. La pandemia da Coronaviru­s ha accelerato e aggravato un processo già in atto, quello della precarizza­zione, che va oltre il liberismo, è una condanna alla disparità sociale ed economica. Porteremo in piazza il gonfalone del Comune di Napoli affinché sia chiaro a tutti da che parte è l’amministra­zione: dalla parte della città che lotta, che non resta ferma di fronte allo spettro dell’impoverime­nto del tessuto lavorativo e produttivo, dalla parte di chi chiede la tutela dei lavoratori. Invochiamo unità verso il mantenimen­to dell’accordo di ottobre 2018 e unità di intenti nella lotta, per vitare il rischio che si abbassino le tenebre dell’oblio su questa vertenza come su altre».

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Una vecchia manifestaz­ione non in periodo di pandemia di Cgil Cisl e Uil
Sciopero Una vecchia manifestaz­ione non in periodo di pandemia di Cgil Cisl e Uil

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