Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Inseguito e ucciso a 19 anni dopo una lite in strada Si costituisce l’assassino
Casalnuovo, inseguito e accoltellato a 19 anni. Lite in strada per motivi di viabilità
L’hanno inseguito e accoltellato fino ad ammazzarlo, sono stati identificati in poche ore grazie ai filmati delle telecamere. Anche se non ci sono conferme ufficiali è stato già risolto l’omicidio di Simone Frascogna (foto),
19 anni, massacrato martedì sera nel centro di Casalnuovo. Movente dell’aggressione, probabilmente, un contrasto per motivi di viabilità, anche se non si escludono altre ipotesi come i complimenti rivolti a una ragazza. Due giovanissimi, tra cui un diciassettenne, sono stati fermati; un terzo, D. I., meccanico da poco maggiorenne, si è costituito nella notte: sarebbe stato proprio lui a sferrare le coltellate; è assistito dall’avvocato Antonio Iorio.
L’assassinio in centro, gente ai balconi Qualcuno scatta foto e filma la scena
L’hanno inseguito e accoltellato fino ad ammazzarlo, sono stati identificati in poche ore grazie ai filmati delle telecamere. Anche se non ci sono conferme ufficiali è stato già risolto l’omicidio di Simone Frascogna, 19 anni, massacrato martedì sera nel centro di Casalnuovo. Movente dell’aggressione, probabilmente, un contrasto per motivi di viabilità, anche se non si escludono altre ipotesi come i complimenti rivolti a una ragazza. Due giovanissimi, tra cui un diciassettenne, sono stati fermati; un terzo, D. I., meccanico da poco maggiorenne, si è costituito nella notte: sarebbe stato proprio lui a sferrare le coltellate; è assistito dall’avvocato Antonio Iorio. Non è certo se del gruppo, come sembra di capire dai filmati, facesse parte anche una quarta persona. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice di Nola, Laura Triassi.
Simone, che lo scorso giugno si era diplomato a pieni voti alla succursale di Casalnuovo dell’Isis «Europa», era uscito dopo cena assieme ad un amico più piccolo. Poco prima delle 22 le telecamere di sorveglianza del Comune installate in via Vittorio Emanuele riprendono la sua utilitaria grigia seguita da una Smart for Four, il cui conducente lampeggia più volte con i fari come per fargli segno di fermarsi. L’inseguimento dura circa un minuto, quindi prima la vettura grigia, poi l’altra si fermano. Scendono cinque persone, che hanno un battibecco e poi una colluttazione; Simone, che è un esperto di arti marziali, sembra avere la meglio, ma poi spunta il coltello e subito dopo si accascia; i tre risalgono sulla Smart e si allontanano. Perché erano inseguiti Simone e l’amico? Forse poco prima c’era stato un battibecco a un semaforo, anche se su alcune chat ha circolato con insistenza la voce che il diciannovenne avesse rivolto dei complimenti alla fidanzata di uno degli aggressori.
L’omicidio avviene in pieno centro, mentre molta gente è in strada o affacciata ai balconi; qualcuno scatta foto e gira filmati che cominciano a circolare sui social. L’ambulanza impiega alcuni minuti ad arrivare: nel frattempo Simone è riverso a terra, a faccia in giù. Morirà prima di arrivare al Cardarelli. Gli investigatori acquisiscono immediatamente le immagini delle telecamere di sorveglianza del Comune: sono molto nitide e consentono di vedere bene sia la targa della Smart sia i volti degli aggressori di Simone, che vengono rapidamente identificati; le indagini si concentrano tra Casalnuovo e la vicina Acerra, dove pare che abiti l’assassino. Proprio perché in tanti hanno assistito alla scena, cominciano a circolare sulle chat anche i nomi dei ragazzi che hanno prima inseguito e poi aggredito Simone Frascogna.
Un ragazzo tranquillo, che amava lo sport e la musica ed era molto legato alla famiglia: così descrivono Simone quelli che lo conoscevano e che ora riempiono di messaggi di cordoglio la sua pagina Facebook. Lo chiamavano «’o Drum» a causa della sua passione per le sigarette rollate a mano: in molte delle sue foto, infatti, Simone sta fumando. Anche il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, ha espresso cordoglio a nome della città: «Non si può morire quando si ha ancora tutta la vita davanti. Oggi la città vive una delle giornate più tristi della propria storia».
L’omicidio di Casalnuovo è avvenuto poche settimane dopo un altro gravissimo episodio di violenza nell’area metropolitana: il ferimento a Sant’Antimo, a colpi di pistola, di Gaetano Barbuto Ferraiuolo, di 21 anni, al quale sono state amputate le gambe. Anche in quel caso l’aggressione avvenne in strada, dopo un inseguimento tra due auto. Restano ancora avvolte nel mistero le cause del ferimento, dal momento che, come hanno sottolineato i giudici del Riesame, la stessa vittima non è stata in grado di fornire spiegazioni nè ricorda chi abbia sparato.