Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caserta, record di contagi e morti Zone rosse prorogate fino a sabato
Gli infetti sono 1.145. Sessa Aurunca, addio al vicario generale
Tocca quota 1.145 il numero di contagi nelle ultime 24 ore in provincia di Caserta ed è il dato più alto fatto mai registrare dall’inizio dell’emergenza sanitaria. E spicca, tra i numeri di ieri diffusi dalla Asl territoriale, anche quello delle nuove vittime: sono state nove. In serata le autorità regionali hanno quindi prorogato le due «zone rosse» di Marcianise e Orta di Atella fino alle 24 di sabato 7. I termini scadevano la scorsa mezzanotte.
Tra le vittime di ieri in Campania non figura don Franco Alfieri, vicario generale della Diocesi di Sessa Aurunca e rettore della basilica minore di Maria Santissima Incaldana di Mondragone. Il prelato aveva 74 anni ed è deceduto nell’ospedale di Latina, dov’era ricoverato dal giorno del suo onomastico per un malore nel corso di una funzione in chiesa. Dopo la morte del vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, la chiesa locale paga dunque un nuovo significativo tributo alla pandemia. «La sua preziosa testimonianza presbiteriale e pastorale ha segnato generosamente il cammino di questa nostra chiesa locale» ha commentato ieri il vescovo di Sessa Aurunca, Francesco Orazio Piazza. E don Nicola Lombardi, già direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Caserta — e che lo ha avuto per molti anni come docente — ha aggiunto: «Alla Chiesa di Sessa Aurunca il Covid sottrae oggi non solo il suo vicario generale ma un vero uomo di Dio».
La situazione nel Casertano resta però difficile su diversi fronti ed assume sempre più i contorni dell’emergenza. La diffusione dei contagi sta mettendo a dura prova anche la capacità di garantire un adeguato numero di posti per la degenza nonostante la riconversione di alcune strutture — è il caso di Maddaloni e di Santa Maria Capua Vetere — in Covid hospital e la trasformazione di interi reparti di altre specialità in corsie destinate alla cura del Covid. Come avvenuto all’Azienda ospedaliera del capoluogo, dove ieri i letti erano ancora tutti occupati. Molto è dipeso dal fatto che quando nelle passate settimane sono andati in difficoltà i territori confinanti, come il Sannio e soprattutto la provincia di Napoli, diversi degenti sono stati «dirottati» a Caserta. E diversi di loro necessitano ancora di cure.
Il territorio della provincia più in sofferenza resta l’Agro Aversano. Solo ad Aversa ieri si sono contati 130 nuovi contagi, 37 a Casaluce, 32 a Carinaro. 38 a Teverola. Le aree di Marcianise e di Orta di Atella, che restano «zone rosse» per altri tre giorni, hanno fatto segnare rispettivamente altri 45 e 29 positivi. Il numero totale dei contagiati ammonta a 9.534.