Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Turisti scomparsi «Costretti allo stop»
Il Gambrinus chiude da oggi. Lo storico caffè che affaccia in piazza Plebiscito a Napoli, non aprirà, una scelta compiuta a prescindere dalle misure previste da Dpcm o da provvedimenti regionali. Niente delivery, niente mezze misure, niente asporto. «Sono allo stremo delle mie possibilità — dice Antonio Sergio, tra i proprietari dello storico caffè di piazza Trieste e Trento scelto anche dai Capi di Stato in visita in città — con le limitazioni previste, non possiamo andare avanti». Saracinesche abbassate, dunque, e tavolini riposti nei saloni interni, in attesa di tempi migliori. «Abbiamo deciso di chiudere indipendentemente dalle misure nazionali e regionali — aggiunge Sergio — . Abbiamo messo in cassa integrazione, per la prima volta nella storia del Caffè, quindici dipendenti, ma ce ne sono altri trenta da pagare. Non ce la facciamo. Sono più di quindici-venti giorni che lavoriamo a regime molto ridotto. Fra moltissime incertezze e annunci che si susseguono. La gente non ha voglia di venire e noi, i turisti sono scomparsi ed erano certamente buona parte delle nostra clientela. Avendo un locale grande, non possiamo avere meno di trenta persone in servizio. Così avanti non si va. E abbiamo deciso di fermarci, in attesa che si ripresentano condizioni di lavoro che ci diano maggiori garanzie».