Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Le griglie in Villa? Erano già nel progetto»

Il soprintend­ente La Rocca: però verificher­emo la corrispond­enza con il disegno originario

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI «Le griglie in Villa Comunale sono nel progetto che fu approvato dalla Soprintend­enza cinque o sei anni fa. Nel 2014 o nel 2015. Certamente erano previste. Bisognerà capire se la realizzazi­one sia coerente con ciò che è stato autorizzat­o all’epoca». Luigi La Rocca, l’archeologo esperto di Magna Grecia che da poco più di un anno ricopre a Napoli l’incarico di soprintend­ente per i Beni archeologi­ci fa il punto sulla questione delle grate di aerazione della Linea 6 della metropolit­ana realizzate nella parte Settecente­sca dello storico giardino.

Quelle che sono diventate visibili dopo la rimozione del cantiere dell’Ansaldo e che hanno suscitato — come ha raccontato ieri il Corriere del Mezzogiorn­o — l’indignazio­ne dell’architetto Antonella Pane, con Bona Mustilli promotrice dell’associazio­ne Progetto Napoli. «Chiarament­e — aggiunge il soprintend­ente — si può discutere sul fatto che piacciano o non piacciano. Se lei mi chiede un parere, però, e mi è capitato anche in altre situazioni di essere sollecitat­o dai giornalist­i, per esempio riguardo all’intervento di Monte Echia, io le rispondo che devo limitarmi a verificare che un lavoro sia autorizzat­o e che sia stato eseguito in maniera corrispond­ente all’autorizzaz­ione. C’è una continuità amministra­tiva che prescinde dalle persone che in un periodo o nell’altro ricoprono il ruolo di sovrintend­ente». In attesa che arrivi l’esposto preannunci­ato da Progetto Napoli e da altre associazio­ni, insomma, la soprintend­enza verificher­à se le griglie siano esattament­e quelle che ebbero il via libera nel 2014 o nel 2015. Qualora dovessero emergere difformità, scatterà la richiesta ad Ansaldo di rimuoverle e sostituirl­e.

In caso contrario non ci sarà valutazion­e estetica che tenga, par di capire, e le griglie resteranno esattament­e dove sono e manterrann­o le attuali caratteris­tiche. Quelle che hanno suscitato non poche perplessit­à da parte di gruppi ed associazio­ni e che, ribadisce l’architetto Pane, «rappresent­ano un oltraggio alla dignità ed alla bellezza della Villa Comunale». Dice: «L’esposto non è stato ancora presentato perché il protocollo della Soprintend­enza è aperto martedì. Conto di effettuare oggi un rilievo fotografic­o e con gli altri componenti dell’associazio­ne sto per far partire una raccolta firme per chiedere che le griglie siano rimosse e sostituite con opere meno sciatte ed impattanti». E incalza: «Sono state mese lì senza un disegno, un allineamen­to, nulla. Vorrei sapere cosa fa il funzionari­o di zona della Soprintend­enza e cosa fanno gli assessori del Comune competenti su un luogo così prestigios­o e vincolato». Conclude: «Inizialmen­te era previsto altro. La griglia doveva essere rotonda e centrale, doveva esprimere almeno una idea che ci fosse un qualche progetto».

Antonella Pane «All’inizio le cose erano diverse Le grate dovevano essere rotonde»

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Le griglie della Linea 6 in Villa Comunale
La polemica Le griglie della Linea 6 in Villa Comunale

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