Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Le griglie in Villa? Erano già nel progetto»
Il soprintendente La Rocca: però verificheremo la corrispondenza con il disegno originario
NAPOLI «Le griglie in Villa Comunale sono nel progetto che fu approvato dalla Soprintendenza cinque o sei anni fa. Nel 2014 o nel 2015. Certamente erano previste. Bisognerà capire se la realizzazione sia coerente con ciò che è stato autorizzato all’epoca». Luigi La Rocca, l’archeologo esperto di Magna Grecia che da poco più di un anno ricopre a Napoli l’incarico di soprintendente per i Beni archeologici fa il punto sulla questione delle grate di aerazione della Linea 6 della metropolitana realizzate nella parte Settecentesca dello storico giardino.
Quelle che sono diventate visibili dopo la rimozione del cantiere dell’Ansaldo e che hanno suscitato — come ha raccontato ieri il Corriere del Mezzogiorno — l’indignazione dell’architetto Antonella Pane, con Bona Mustilli promotrice dell’associazione Progetto Napoli. «Chiaramente — aggiunge il soprintendente — si può discutere sul fatto che piacciano o non piacciano. Se lei mi chiede un parere, però, e mi è capitato anche in altre situazioni di essere sollecitato dai giornalisti, per esempio riguardo all’intervento di Monte Echia, io le rispondo che devo limitarmi a verificare che un lavoro sia autorizzato e che sia stato eseguito in maniera corrispondente all’autorizzazione. C’è una continuità amministrativa che prescinde dalle persone che in un periodo o nell’altro ricoprono il ruolo di sovrintendente». In attesa che arrivi l’esposto preannunciato da Progetto Napoli e da altre associazioni, insomma, la soprintendenza verificherà se le griglie siano esattamente quelle che ebbero il via libera nel 2014 o nel 2015. Qualora dovessero emergere difformità, scatterà la richiesta ad Ansaldo di rimuoverle e sostituirle.
In caso contrario non ci sarà valutazione estetica che tenga, par di capire, e le griglie resteranno esattamente dove sono e manterranno le attuali caratteristiche. Quelle che hanno suscitato non poche perplessità da parte di gruppi ed associazioni e che, ribadisce l’architetto Pane, «rappresentano un oltraggio alla dignità ed alla bellezza della Villa Comunale». Dice: «L’esposto non è stato ancora presentato perché il protocollo della Soprintendenza è aperto martedì. Conto di effettuare oggi un rilievo fotografico e con gli altri componenti dell’associazione sto per far partire una raccolta firme per chiedere che le griglie siano rimosse e sostituite con opere meno sciatte ed impattanti». E incalza: «Sono state mese lì senza un disegno, un allineamento, nulla. Vorrei sapere cosa fa il funzionario di zona della Soprintendenza e cosa fanno gli assessori del Comune competenti su un luogo così prestigioso e vincolato». Conclude: «Inizialmente era previsto altro. La griglia doveva essere rotonda e centrale, doveva esprimere almeno una idea che ci fosse un qualche progetto».
Antonella Pane «All’inizio le cose erano diverse Le grate dovevano essere rotonde»