Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gattuso insiste con la legge dell’Europa: pronti 7 cambi

Rino: «Non ci sono partite facili, risultati strani in tempo di Covid»

- Ciro Troise

Gattuso in giro per l’Europa è un volto forte, nella memoria degli appassiona­ti ci sono ancora le vittorie con la maglia del Milan e il Mondiale del 2006. A Fiume c’è tanta curiosità per l’allenatore del Napoli, in conferenza stampa gli hanno chiesto lumi sull’aneddoto della vigilia di Milan-Manchester United, la «partita perfetta» che mandò i rossoneri in finale di Champions.

«E’ vero, ho mangiato una lumaca per far gruppo, spezzare la tensione, ormai è un episodio noto, l’ha raccontato Pirlo nel suo libro», ha spiegato Gattuso ai giornalist­i croati. Rozman, l’allenatore del Rijeka, ha confessato che seguiva con passione, da tifoso la carriera di Gattuso da calciatore. Storie del passato, il presente porta il Napoli a concentrar­si sul Rijeka che tenterà di ripetere la prova contro la Real Sociedad che allo stadio Rujevica ha sbloccato il risultato soltanto al 93’. Rozman schiererà la difesa a cinque, cercherà di spegnere le risorse offensive del Napoli chiudendo tutti gli spazi. Gli azzurri hanno due ricordi abbastanza freschi per rendersi conto che nessuna partita si vince prima di giocare: i pareggi di Belgrado e Genk in

Champions League. C’è poi Rijeka-Milan 2-0 di tre anni fa, la prima gara europea di Gattuso da allenatore a tenere tutti sulla corda: «Non ho un bellissimo ricordo, serve il vero Napoli per portare a casa i tre punti, in Europa non ci sono più partite facili, poi con il Covid escono risultati più strani». Dopo la vittoria di San Sebastian, Gattuso conferma la legge d’Europa per reggere il doppio impegno, sono pronti sette cambi. L’inseriment­o di Petagna al posto di Osimhen è obbligato, Maksimovic farà coppia con Koulibaly, Insigne e Zielinski dovrebbero partire dalla panchina mentre Elmas è pronto a rientrare nella formazione titolare dopo lo spezzone contro il Sassuolo. La sfida di domenica è ancora viva, brucia la sconfitta ma Gattuso in conferenza stampa ha fatto l’allenatore e anche un po’ il leader, respingend­o al mittente le critiche e difendendo il lavoro della squadra: «Non dobbiamo pensare allo scudetto, a ciò che si dice fuori da Castel Volturno, non so mezza Italia che partita abbia visto contro il Sassuolo. Abbiamo creato noi sette occasioni e loro zero. Dobbiamo strutturar­e qualche soluzione diversa, mettere i giocatori nelle condizioni giuste ma la strada è corretta».

Per i passi falsi contro Az Alkmaar e Sassuolo nel mirino c’è soprattutt­o l’attacco, Gattuso ha difeso anche Mertens e Osimhen squalifica­to: «Dries è un giocatore importante, il gol arriverà, è un momento in cui sta avendo qualche difficoltà a farli, Victor deve stare tranquillo, ha già dimostrato quanto vale, deve evitare di andare faccia a faccia con arbitri e avversari». Un messaggio anche per Insigne: «Non è al 100%, sta stringendo i denti e per noi è importante, non è un giocatore come gli altri, è il nostro capitano, deve darci qualcosa anche nei momenti di difficoltà».

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