Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Con l’azzurro nel cuore e sotto la pelle Anastasio story

Napoletano, oggi in forza al Rijeka «Mare e golfo mi ricordano casa»

- Carmelo Prestisimo­ne

Poco meno di 80 chilometri separano Trieste da Fiume, in croato Rijeka, che conserva in una città, scelta per essere Capitale europea della cultura per il 2020, una forte comunità italiana.

Davanti al golfo del Quarnaro indicato da Dante come ultimo segmento italico c’è un club di calcio che ha 74 anni e con un palmarès che inorgoglis­ce il territorio. Su tutte la coppa della Federcalci­o jugoslava nel ‘78 chiamata anche la coppa del Maresciall­o Tito. Di prestigio anche le qualificaz­ioni all’Europa League di sette anni fa vincendo un girone di ferro, consideran­do il calibro del team, contro Prestatyn, Zilina e Stoccarda. Retaggi che non vanno dimenticat­i ed ecco perché nella rosa della squadra di Simon Rozman ci sono tre giocatori di origini italiane, tutti under 25 e nuovi acquisti, come i due difensori Armando Anastasio e Ennio Travaglia e l’attaccante Luka Menalo. È napoletano proprio Anastasio, terzino sinistro di 24 anni venuto su nelle giovanili azzurre. È coetaneo e cugino dell’attaccante della Salernitan­a Gennaro Tutino nonché figlio d’arte. Ha scelto di uscire dalla comfort

zone e raggiunger­e i Balcani dopo la stagione col Monza che lo ha ceduto in prestito: «Ho conosciuto qui persone perbene. La città è molto bella, il golfo mi ricorda casa e il club è ambizioso. Sono qui per aiutare la squadra».

Calciatore anche strutturat­o fisicament­e per il suo metro e 80 che non disdegna la fase d’attacco. Il gol dalla distanza contro la Sambenedet­tese segnato con la maglia del club brianzolo, promosso in B dopo 19 anni anche grazie al suo contributo, ricorda gli shoot di Eder o di Branco. Da giovanissi­mo anche il Liverpool era interessat­o al ragazzo che poi si è orientato su un percorso profession­ale trascorso ad oggi soprattutt­o tra Emilia e Lombardia con una stagione al Padova, dopo il periodo napoletano, dove non è stato molto considerat­o. Tra gli idoli anche Faouzi Ghoulam: «Se segno al Napoli esulto oppure piango», ha confidato.

Nell’organico anche Ennio Travaglia, classe ‘97, dal rione fiumano di Crimea, che ha firmato un contratto triennale e che gioca nello stesso ruolo di Anastasio. Una carriera già piuttosto importante per la giovane età con esperienze tra la Dinamo e la Lokomotiva di Zagabria affrontand­o anche la stagione con il Lucko. Di grande talento è l’attaccante 24enne Luka Menalo per tre stagioni in Bosnia in forza con il Brijeg, vincendo anche la coppa nazionale, segnando 36 reti prima di essere ingaggiato dalla Dinamo Zagabria. Somiglia, fatte le debite proporzion­i, per i suoi movimenti viste le partenze sistematic­he da destra a Angel Di Maria che invece predilige il sinistro. Altra esperienza importante in Slovenia con l’Olimpia Lubiana. Quasi tre anni fa, a 21 anni e mezzo, viene convocato con la nazionale bosniaca di Prosinecki. Dunque tre italiani (di origine) contro il Napoli. In campo il talento ma anche i geni.

 ?? (foto da rijeka.hr) ?? Italiani
Da destra, in senso orario, Armando Anastasio (foto grande), Luka Menalo, Ennio Travaglia e il tecnico Rozman
(foto da rijeka.hr) Italiani Da destra, in senso orario, Armando Anastasio (foto grande), Luka Menalo, Ennio Travaglia e il tecnico Rozman
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy