Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Noemi in un video postato dai genitori «Il suo calvario non sia dimenticato»
Èpassato un anno e mezzo da quel maledetto giorno, da quando la piccola Noemi rimase gravemente ferita da un proiettile calibro 9 in un caldo pomeriggio di primavera in piazza Nazionale a Napoli. «Da quel 3 maggio la nostra vita è cambiata — racconta Fabio Staiano, il papà della bimba — ma lo è soprattutto per nostra figlia». Da allora niente è stato più come prima e Noemi è stata costretta a seguire una rigida riabilitazione e a convivere con un problema alla colonna vertebrale che le impedisce di vivere appieno la sua età. «Spesso mi chiede perché deve portare sempre il busto — continua Staiano — e non può fare quello che fanno tutti i suoi coetanei. Non è facile spiegarle bene il motivo». Le immagini di Noemi che cammina con difficoltà nella stanza di un ospedale, stretta in un busto ortopedico, compaiono sui social e sono un pugno nello stomaco. Ha deciso di diffonderle ieri sua mamma Tania. La piccola deambula a stento tra gli incoraggiamenti dei sanitari e la voce di suo padre che con dolcezza cerca di confortarla. «Abbiamo voluto condividere sui social questo video — spiega il papà — per ricordare che Noemi non è guarita. Il fatto che sia scampata miracolosamente alla morte non vuol dire che tutto sia risolto, come spesso mi sento ripetere». Non hanno mai chiesto vendetta i genitori di Noemi, ma solo giustizia e una pena esemplare per Armando Del Re condannato in primo grado per essere ritenuto responsabile dell’agguato e per suo fratello Antonio, condannato, sempre in primo grado, a 14 anni di reclusione per avergli fornito supporto logistico. «Il video che abbiamo fatto girare sui social in cui si vede Noemi durante una seduta riabilitativa — prosegue Fabio Staiano — è di qualche mese fa, ma abbiamo deciso insieme a mia moglie Tania di inviarlo in Tribunale. Vogliamo che ci si renda conto che Noemi non ha superato le difficoltà, che vive ancora in una condizione di disagio. A breve ci sarà l’udienza di appello e vogliamo si sappia come stiamo ancora affrontando le nostra vita». Una grande riservatezza ha sempre contraddistinto la famiglia Staiano in tutta la vicenda che ha coinvolto la loro bambina, ma ora si teme che in qualche modo non ci sia quella pena certa che hanno sempre chiesto. «Noemi oggi convive con un invalidità permanente che non è riuscita più a recuperare — racconta Tania Esposito, la mamma della bimba, in un post su facebook che accompagna il video della riabilitazione — Sottoposta a continui controlli medici, dovrà affrontare ulteriori interventi chirurgici durante la crescita per sopperire alle lesioni che si sono determinate. Questo video sarà consegnato al giudice in sede di appello. Oggi una richiesta la vogliamo fare noi da genitori allo Stato e alla magistratura: al posto di Noemi ci sarebbe potuto essere chiunque, chiediamo Giustizia, chiediamo la certezza della pena senza sconti. A Noemi lo sconto non è stato concesso, non rendiamo vani i sacrifici di una bambina che quel giorno voleva solo giocare spensierata come giusto che fosse».
L’iniziativa
A pochi giorni dall’appello: «Non ci siano sconti di pena»