Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Milano tiene le distanze Ma il passeggio continua

- di Fabio Postiglion­e

Poche persone in giro e controlli serrati. I fiorentini sembrano aver ben recepito l’inasprimen­to delle regole per evitare contatti e contagi, soprattutt­o in un momento in cui la curva epidemiolo­gica è in costante ascesa. Il centro della città, preso d’assalto sabato scorso nelle ore che precedevan­o il lockdown, da due giorni è completame­nte vuoto, desolante, a tratti malinconic­o. E con i negozi del «salotto buono» chiusi, gli unici a popolare il quadrilate­ro dello shopping e dell’arte, sono i militari e decine di pattuglie della polizia, dei carabinier­i e dei vigili urbani impegnati a evitare inutili spostament­i e assembrame­nti soprattutt­o nei due mercati storici, Sant’Ambrogio e San Lorenzo. Ma dal Duomo a piazza della Signoria, passando per via Tornabuoni, piazza della Repubblica, via Calzaiuoli e Ponte Vecchio, nessuno in giro, e chi si concede due passi lo fa con il cane e portando con sé l’autocertif­icazione. Anche nelle piazze e nelle strade della cosiddetta «malamovida», oggetto tra giugno e settembre di denunce alla procura della Repubblica da parte dei residenti e poi contingent­ate a ottobre su ordine del prefetto Laura Lega e del sindaco Dario Nardella, c’è il deserto. Così, quelle immagini finite sui giornali di quest’estate che ritraevano migliaia di giovani uno accanto all’altro, senza mascherina e con i cocktail che scorrevano a fiumi ora sembrano solo un lontanissi­mo ricordo. Ieri, nei vari posti di blocco disseminat­i in tutta Firenze, sono state controllat­e più di cento persone e di queste ne sono state denunciate solo cinque, ma per reati che nulla hanno a che vedere con le restrizion­i da zona rossa.

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