Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Anno drammatico, rinviamo il voto» Penalisti di Napoli spaccati all’interno
Tre i candidati alla guida. Balice e Carnevale lanciano l’ipotesi stop. Replica Campora: si vada avanti
Il primo a fare un passo
NAPOLI indietro era stato martedì Gaetano Balice, uno dei tre candidati in corsa per guidare nel prossimo biennio la Camera penale: aveva chiesto su Facebook il rinvio di un anno delle elezioni, fissate per il 16 dicembre prossimo. Una richiesta avvenuta all’indomani della prematura scomparsa di Federico Baffi, giovane e brillante penalista: «La tragica fine del collega Federico Baffi — scriveva Balice — ha inferto una lacerante ferita alla comunità dei penalisti tutta, anche quelli non iscritti alla Camera penale, già segnata da recenti gravi lutti. Appare davvero impossibile ricominciare ad esercitare quell’inevitabile antagonismo tra colleghi proprio di una campagna elettorale, con toni che oggi risulterebbero insopportabili. Andare avanti come se nulla fosse sarebbe un grave segno di debolezza della classe tutta, la dimostrazione che siamo ingranaggi di meccanismi sociali estranei ai principi ed ai valori di riferimento dell’Avvocatura. Riuniamoci in questi valori, per ritrovarci leali competitori nel 2021».
L’appello è stato raccolto ieri, sempre su Facebook, da Ermanno Carnevale, presidente in carica e a capo della lista in cui lo stesso Balice era stato eletto due anni fa come segretario (si è dimesso a settembre). Riferendosi alla morte di Federico Baffi (che era nella sua lista ma pochi giorni prima di morire aveva ritirato la candidatura per motivi familiari) Carnevale parla di «un momento drammatico che giunge al termine di un anno terribile, durante il quale abbiamo visto spazzare via, in pochi mesi, non solo i parametri normativi di riferimento della nostra attività professionale, ma un intero universo di abitudini consolidate che rappresentavano la nostra cornice quotidiana».
Il presidente uscente propone dunque a tutti e tre i candidati (il terzo è Marco Campora) di ritirarsi per fare posto a una figura super partes, autorevole ed esperta, che «traghetti» la Camera penale fino al 2022: «La Camera penale deve essere capace, nei momenti più difficili, di andare al di là di ogni divisione. Di serrare i ranghi per evitare pericolosi cedimenti. Di affrontare compatta le avversità. E come può non essere oggi quel momento. Nel quale una condizione di emergenza sanitaria rischia di fiaccare la nostra resistenza, a fronte dell’espandersi di una cultura populista e giustizialista che mina quotidianamente le fondamenta dello Stato di diritto. È per questo che vi chiedo di rinunciare alle nostre candidature; individuando, per il prossimo biennio, una figura autorevole e lontana dalla competizione elettorale che — riconosciuta e con il sostegno di tutti — possa guidare l’Associazione in questo frangente così difficile e divisivo».
Non la pensa così Marco Campora, che ha risposto agli appelli dei due colleghi con una lunga e articolata mail inviata in privato: per Campora la morte prematura di Federico Baffi, benché dolorosissima, non può interferire con le elezioni che sono un momento di esercizio della democrazia. «È un momento tragico per tutta la comunità dei penalisti. Tuttavia la democratica competizione elettorale non può fermarsi, soprattutto in questo difficile momento in cui è necessario riempire di contenuto e impegno la nostra vita associativa. La Camera penale deve diventare un insostituibile punto di riferimento per tutti, soprattutto per i più giovani».
Carnevale
In pochi mesi, un intero universo di abitudini consolidate è stato spazzato via