Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Uomo Ragno Montipò: «In porta con il sorriso, così ho fermato Dybala»
L’estremo protettore, l’ultimo baluardo di quel pianeta infinito che è la porta di calcio larga (7,32 mt.), poco più di un salto della May, e alta quanto Ali Nashnush (2,44). Non è delirante ammettere che il portiere è anche un supereroe pronto a immolarsi e a difendere la sua soglia dai cecchini, gli opportunisti, gli scaltri e tutto il plotone dei bravi attaccanti che ci sono in Italia. Lorenzo Montipò, novarese di 1 metro e 91, ha 24 anni ed è alla terza stagione col Benevento; la prima in serie A dopo i due ottimi campionati di B con i giallorossi. E’ un sostenitore della scuola italiana dei numeri 1 ammirando su tutti Gigi Buffon e poi Alisson che ha frequentato il nostro campionato. Si diverte alla Playstation apprezzando le prodezze dell’Uomo Ragno, così come degli
Avengers.
Venti gol subiti in sette giornate. Negli ultimi 180’ un sol gol preso dalla Juventus orfana di Ronaldo ma con Dybala e Morata.
«Siamo più compatti, più consapevoli della nostra forza, delle nostre capacità. Abbiamo rimodulato il nostro atteggiamento dopo la sosta e le 4 sconfitte consecutive».
Cioè?
«Siamo disposti a lottare l’uno per l’altro per conseguire il traguardo a cui teniamo tutti ovvero la salvezza del Benevento».
Sa oltretutto evitare i gol utilizzando i piedi. Tra le sue migliori parate c’è quella su Dybala.
«Ho reagito al controtempo lasciando andare il piede d’appoggio e allungandomi riuscendo a deviare il pallone».
Lei è un portiere che esprime la gioia di parare. Alcuni suoi colleghi sono più ombrosi. Montipò sorride sempre.
«Il calcio è passione, divertimento. Se hai queste qualità in campo ottieni anche i risultati. Abbiamo avuto sempre entusiasmo ma ora abbiamo rimodulato delle idee che ci stanno portando con merito a conquistare credito e punti».
Come si trova a Benevento?
«Molto bene, convivo con la mia fidanzata Eleonora. E’ una città calda, accogliente. Qui si mangiano degli ottimi piatti. Squisito il “Cardone”. Ci piace viaggiare, scoprire posti nuovi. La Campania è tutta bella».
Il suo rapporto con Inzaghi?
«Straordinario. Io sono anche milanista quindi l’ho apprezzato e seguito da tifoso. L’ultimo gol che lui ha fatto è stato al mio procuratore Fontana. C’è stima reciproca. Lui come noi esige il meglio».
Domenica c’è il Parma in Emilia, che gara sarà?
«Un test di maturità. Dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza delle nostre doti abbinata alla massima umiltà che ci permette di avere un buon approccio contro tutti i team del nostro campionato. Ogni gara è difficile ma non impossibile».
Con Donnarumma, Dragowski e Audero, lei è tra i portieri titolari più giovani in A. Qual è o quali sono i suoi sogni?
«In primis la salvezza con il nostro club, il Benevento. Poi sarebbe una gioia straordinaria vestire la maglia della Nazionale maggiore».
” Sono milanista e da bambino sognavo di vedere Inzaghi