Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caregiver in attesa Convocazioni a rilento, nella Asl 3 sono ferme AstraZeneca out, a Napoli si accelera con Pfizer
della legge 104/92. Secondo i dati aggiornati alle 12 di ieri le vaccinazioni complessive di soggetti appartenenti a questa categoria sono state 26.011, tutte prime dosi. La progressione è rallentata sensibilmente negli ultimi giorni e in alcune importanti aziende sanitarie come la Napoli 3 le convocazioni sono di fatto già bloccate. Di contro l’Asl Napoli 1 ha programmato 4 giornate, da oggi a domenica, di vaccinazioni dedicate. Dovrebbero essere somministrate 4.800 dosi alla Fagianeria di Capodimonte.
Perché, in ogni caso questi rallentamenti? Si potrebbe pensare che abbiano pesato le recenti denunce del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra contro gli “infiltrati”. Probenefici prio la Regione Campania, del resto, è finita sul banco degli imputati per le presunte vaccinazioni prioritarie di alcuni uomini dello staff del governatore. In questo caso i caregiver non c’entrerebbero. Ma è indiscutibile che una categoria “aperta” abbia lasciato in alcuni casi dei buchi per i furbetti. In realtà, a bloccare le vaccinazioni dei caregiver è stata la giravolta a 180 gradi da parte delle autorità preposte al controlli dei Farmaci, Ema e Aifa, sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca. La pilatesca raccomandazione di evitare la somministrazione del farmaco anglo-svedese ai minori di 60 anni ha fatto letteralmente saltare il banco. Fino a una settimana fa infatti era proprio il vaccino AstraZeneca ad essere utilizzato per l’immunizzazione della categoria in questione.
Le dosi Pfizer e Moderna scarseggiano. E quelle che saranno disponibili nei prossimi giorni basteranno, forse, solo a completare la campagna di vaccinazione degli over 80 e dei soggetti deboli per i quali tali vaccini si ritengono particolarmente indicati. Occorre considerare anche che questi vaccini prevedono il richiamo entro 3-4 settimane dalla prima somministrazione, quindi le Asl verosimilmente terranno come scorta parte delle dosi in arrivo per evitare il rischio di lasciare il lavoro a metà.
I caregiver a questo punto si ritrovano in un limbo. Chi ha già ricevuto AstraZeneca probabilmente riceverà la seconda dose dopo 12 settimane. Ma quelli ancora in attesa della chiamata? Rischiano di non essere più convocati o di slittare a chissà quando. Considerati, a torto se avevano reali requisiti di priorità, una categoria privilegiata, si ritrovano ora in un cul de sac.