Corriere del Mezzogiorno (Campania)

No Dad, sì al lavoro: denunciati trentanove genitori

Famiglie segnalate in procura. La difesa: non c’è collegamen­to internet, l’iPad non funziona

- T. B.

NAPOLI «Il collegamen­to non va», «L’iPad non funziona»: che siano scuse o la verità, è quello che si sono sentiti rispondere i carabinier­i dai genitori che da tempo non facevano seguire le lezioni a distanza ai propri figli e per questo sono stati segnalati alla magistratu­ra: sono 39 in tutto in diversi Comuni della Provincia, da Torre Annunziata a Giugliano. In particolar­e, nell’area sud della provincia, tra la città di Torre Annunziata e i Comuni limitrofi, sono stati sei i genitori denunciati dai militari, che hanno anche segnalato ai servizi sociali la posizione di 22 alunni sui quali bisognerà compiere ulteriori verifiche. A nord di Napoli, in particolar­e a Giugliano, i carabinier­i hanno denunciato a piede libero 33 genitori in relazione a 19 figli minorenni. Per quanto riguarda gli allievi del primo biennio delle superiori, in alcuni casi è emerso che i genitori preferivan­o che i ragazzi — nonostante la pandemia e la zona rossa — andassero a lavorare piuttosto che partecipar­e alle lezioni a distanza.

Una situazione preoccupan­te, dunque, per contrastar­e la quale le verifiche continuera­nno nei prossimi giorni. Anche a Napoli, dove in più circostanz­e sia il sindaco, Luigi de Magistris, sia l’assessora all’Istruzione, Annamaria Palmieri, hanno segnalato che con la didattica a distanza il problema della dispersion­e scolastica si è accentuato e ne fanno le spese i bambini e i ragazzi più fragili. Resta da capire se con la recente riapertura delle scuole per gli alunni più piccoli la tendenza subirà un’inversione o meno. Intanto la fine dell’anno scolastico si avvicina e per molti la mancata frequenza delle lezioni potrebbe essere ormai un handicap difficilme­nte recuperabi­le.

In piena pandemia, proprio per contrastar­e il fenomeno della dispersion­e scolastica, i carabinier­i del Comando provincial­e di Napoli garantisco­no la propria presenza a fianco degli insegnanti e degli studenti; è in corso infatti l’organizzaz­ione di incontri in video collegamen­to nell’ambito della consueta attività di promozione della legalità.

I carabinier­i, si legge in un comunicato, «si rivolgono ai giovani — chiamati a cogliere nuove opportunit­à da sfide difficili — cercando di porsi come gli influencer della loro fiducia nelle istituzion­i».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy