Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Centrodestra contro Cafiero «Partecipa al convegno Pd» E lui: avevo già dato forfait
NAPOLI Avrebbe dovuto partecipare oggi a un convegno su un tema attuale e molto sentito, «L’attuazione del piano nazionale di resilienza e ripartenza fra semplificazione delle procedure e prevenzione delle infiltrazioni mafiose». Nei giorni scorsi aveva già rappresentato l’impossibilità di partecipare a causa di concomitanti impegni; il suo nome, però, non era stato ancora cancellato dalla locandina del convegno e tanto è bastato a scatenare la polemica.
Il problema è stato posto in un comunicato a firma dei coordinatori regionali campani di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc, rispettivamente Domenico De Siano, Antonio Iannone, Valentino Grant e Ciro Falanga: «Ben conoscendo le robuste doti di imparzialità e correttezza istituzionale del dottor Cafiero de Raho, desta stupore la notizia di una sua partecipazione ad un convegno organizzato da una forza politica. Anche per scongiurare il rischio di speculazioni politiche su un possibile svilimento dell’autorevole e alta funzione ricoperta, i coordinatori regionali invitano il dottor Cafiero de Raho, con la dovuta deferenza, a riflettere sull’opportunità della sua partecipazione all’iniziativa».
Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, incalza: «L’ex procuratore aggiunto di Napoli Paolo Mancuso (presidente del Pd napoletano), l’ex procuratore nazionale antimafia e già procuratore di Salerno Franco Roberti (ex assessore regionale della Giunta De Luca ed attuale europarlamentare del Pd). E, persino, il procuratore nazionale antimafia in carica Federico Cafiero de Raho, unico relatore, a quanto pare, a non essere iscritto al Partito Democratico. Sono loro i protagonisti di un dibattito politico organizza proprio dal Pd di Napoli, che testimonia, ancora una volta, quanto sia forte il legame tra la sinistra e una parte della magistratura... Non si può non constatare il silenzio di Anm e Csm, sempre pronti ad intervenire, spesso duramente e agitando l’imparzialità del potere giudiziario, quando vi sono brillanti magistrati in odore di candidatura con l’appoggio del centrodestra».
Cirielli minacciava addirittura un’interrogazione parlamentare: «Sarebbe interessante conoscere il parere, al riguardo, dei vertici associativi napoletani di Area e di altre sigle, che ultimamente si sono occupati, guarda caso, di Catello Maresca. È il solito e inaccettabile doppiopesismo di alcuni vertici della magistratura italiana, che si preoccupano dell’etica e della moralità dei giudici soltanto quando non sono sponsorizzati dai partiti di sinistra. Presenterò un’interrogazione al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, per verificare se ciò che andrà in scena a Napoli sia consentito dalle norme che regolano il funzionamento e l’imparzialità della magistratura».
A rendere inutile la diatriba, la pregressa decisione di Cafiero de Raho di annullare la sua partecipazione al convegno, con gli organizzatori che hanno infine provveduto a cancellare il suo nome. C’è da immaginare, proprio conoscendo le «robuste doti di imparzialità e correttezza» di Cafiero de Raho, che avesse aderito all’invito immaginando un dibattito di tipo essenzialmente tecnico, alla presenza di ex colleghi magistrati e di giornalisti, lontano da sigle di partito.
Il nome di Cafiero dunque è stato tolto dalla locandina del convegno, che sarà introdotto da Paolo Mancuso e moderato dalla giornalista Conchita Sannino, con gli interventi di Franco Roberti, Anna Rossomando e Giuseppe Provenzano.