Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Abuso d’ufficio e cantieri liberi La proposta della Regione
Sono due temi che il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha, con il tempo, assunto come veri e propri cavalli di battaglia politica nella sua sfida quasi quotidiana con le istituzioni nazionali, parlamento compreso: il primo, è quello inerente al blocco dei cantieri per la realizzazione delle opere pubbliche dovuto ai ricorsi amministrativi delle aziende escluse dalla aggiudicazione delle gare. Il secondo, è relativo a tutto ciò che consegue alla contestazione del reato di abuso di ufficio che — secondo De Luca — sarebbe diventato una sorta di bastone conficcato nella ruota della macchina amministrativa, impedendone il cammino verso il traguardo. La giunta regionale ha, pertanto, approvato «una proposta di legge per il Parlamento su questi due argomenti considerati decisivi per la sburocratizzazione del Paese e il rilancio dell’economia. In particolare «si prevede il risarcimento economico per le imprese che presentano ricorso rispetto alle aggiudicazioni dei lavori pubblici — spiegano da palazzo Santa Lucia —. Oggi i ricorsi amministrativi bloccano per mesi i cantieri. La proposta prevede che si vada avanti nelle opere oggetto di contenzioso, con un risarcimento economico al ricorrente che dovesse vincere in sede di giustizia amministrativa». Inoltre, si propone la limitazione dell’abuso d’ufficio «che interverrebbe solo in caso di dolo specifico per evitare di sottoporre il pubblico amministratore a responsabilità improprie». Adesso i provvedimenti approvati dalla giunta regionale della Campania dovranno passare — sottolineano gli uffici di collaborazione dell’esecutivo — al vaglio del consiglio regionale prima di essere definitivamente consegnati al dibattito ed al voto parlamentare nazionale». Peraltro, si tratta di due interventi di modifica legislativa che al di là della sollecitazione regionale sono stati di recente considerati rilevanti per sviluppare un confronto proficuo da più esponenti politici della attuale maggioranza di Camera e Senato.