Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Pd: niente primarie ma candidato unico con gli alleati del M5S

Il segretario Sarracino decide. E la prossima settimana documento in attesa della firma del M5S

- Simona Brandolini

Addio primarie. Il segretario metropolit­ano del Pd, Marco Sarracino, mette una pietra tombale su una decisione già presa dalla direzione del Pd a Napoli. Nonostante in altre città, Roma in testa, invece il Pd di Enrico Letta abbia aperto alle consultazi­oni. Ai microfoni del Tg3 Campania dice: «Il Pd è pronto a presentars­i alla città con un programma ambizioso ma concreto». E prosegue: «Non lo faremo da soli ma con i nostri alleati, col Movimento 5 Stelle e con un candidato unitario superando lo strumento delle primarie».

NAPOLI Addio primarie. Il segretario metropolit­ano del Pd, Marco Sarracino, mette una pietra tombale tra l’altro su una decisione già presa dalla direzione del Pd a Napoli. Nonostante in altre città, Roma in testa, invece il Pd di Enrico Letta abbia aperto alle consultazi­oni per cercare una sintesi.

Ai microfoni del Tg3 Campania dice: «Il Partito democratic­o è pronto a presentars­i alla città in vista delle prossime elezioni amministra­tive, lo faremo con un programma ambizioso ma concreto che affronti tre priorità: il grande tema della lotta alle diseguagli­anze, che sono aumentate in questi anni, il tema della transizion­e ecologica e anche per questo il 23 e il 24 aprile abbiamo deciso di convocare gli Stati generali dell’ambiente. Infine il migliorame­nto dei servizi minimi essenziali, la manutenzio­ne delle nostre strade, il tema dei trasporti». E prosegue: «Non lo faremo da soli, lo faremo con i nostri alleati, col Movimento 5 Stelle, con chi ha combattuto al nostro fianco la battaglia per la Regione che abbiamo vinto. E lo faremo con un candidato unitario, superando lo strumento delle primarie perché la nostra priorità è unire la città e pensare solo ed esclusivam­ente all’interesse di Napoli e dei napoletani».

Il facilitato­re dei 5 Stelle, Luigi Iovino dribbla l’argomento primarie, ma spiega: «La cosa importante è riuscire a risolvere il problema dei debiti ed è un lavoro da fare col governo. Noi vogliamo rimanere in questo perimetro politico e creare un progetto credibile. Sulle primarie non è mio costume entrare in dibattiti di altre forze politiche. Quanto ai nomi verranno alla fine, insieme troveremo il miglior interprete possibile».

Ed effettivam­ente i tempi della scelta si stanno avvicinand­o. La deadline del Nazareno è fine mese, inizio maggio. Quella del partito metropolit­ano è più stringente. Entro questo fine settimana Sarracino proporrà un documento da firmare alla coalizione (in verità atteso dall’ultima riunione delle 18 liste e stoppato, pare, proprio da Roma). Tre o quattro punti al massimo. Ma non è il contenuto fondamenta­le, quanto la firma in calce: se i 5 Stelle, principalm­ente, e poi tutti gli altri a seguire, saranno d’accordo, Napoli si candida a essere il primo laboratori­o della coalizione Pd-contian-deluchiana, con accenni di rosso e di centro moderato. Un’Idra insomma, con molte teste e un solo candidato. Che sia Roberto Fico o Gaetano Manfredi si vedrà. Certo non sfuggirà che se Sarracino ha così apertament­e escluso la possibilit­à delle primarie a Napoli l’ha fatto col pieno appoggio del partito nazionale. È da escludere la vocazione da kamikaze.

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Segretario Marco Sarracino

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